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{{ Oggetto non stellare
| immagine = NGC 663.jpg
|
| nome = NGC 663
| scopritore = [[William Herschel]]
|
| epoca = J2000
| costellazione = Cassiopea
| tipo = Ammasso aperto
| classe = II 3 r
| ra = {{RA|01|46|09}}<ref name="simbad">{{Cita web|titolo=SIMBAD Astronomical Database|sito=Results for NGC 225|url=http://simbad.u-strasbg.fr/simbad/sim-basic?Ident=NGC+225&submit=SIMBAD+search|accesso=24 luglio 2013}}</ref>
| dec = {{DEC|+61
| dist_al =
| dist_pc =
| appmag_v = 7,1<ref name="simbad"/>
| dimensione_v = 16'
| massa =
| dimensioni_al =
| v_hb =
| eta = 13-16 milioni di anni<ref name="Webda">{{Cita web|titolo=WEBDA page for open cluster NGC 663|url=http://www.univie.ac.at/webda/cgi-bin/ocl_page.cgi?dirname=ngc0663|accesso=24 luglio 2013}}</ref>
| note =
| nomi = [[Catalogo Caldwell|C]] 10, [[Catalogo Collinder|Cr]] 20, [[Catalogo Melotte|Mel]] 11,OCL 333,
}}
'''[[New General Catalogue|NGC]] 663''', (noto anche come '''[[Catalogo Caldwell|C]] 10'''), è un piccolo [[ammasso aperto]] nella
==Osservazione==
[[File:NGC 663 map.png
Si individua 2 gradi a NE di {{STL|Delta|Cas}} (''Ruchbah''); è visibile con un [[binocolo]] 10x50 come un alone chiaro circondato su quattro lati da stelle di ottava e nona [[
NGC 663 ha una [[declinazione (astronomia)|declinazione]] fortemente boreale, pertanto si presenta [[circumpolare]] da gran parte dell'emisfero nord, fino alle latitudini subtropicali; sebbene il periodo in cui raggiunge la sua massima altezza nel cielo serale sia compreso fra i mesi di settembre e dicembre, in gran parte dell'emisfero nord resta visibile per tutte notti dell'anno. Dall'emisfero sud, al contrario, la sua visibilità è limitata alle regioni comprese fra l'[[equatore]] e le regioni immediatamente a sud del [[Tropico del Capricorno]].<ref>Una declinazione di 61°N equivale ad una distanza angolare dal polo sud celeste di 29°; il che equivale a dire che a nord del 29°N l'oggetto si presenta circumpolare, mentre a sud del 29°S l'oggetto non sorge mai.</ref>
==Storia delle osservazioni==
NGC 663 venne scoperto da [[William Herschel]] il 3 novembre 1787 assieme a diversi altri ammassi aperti vicini, osservando attraverso il suo [[telescopio riflettore]] da 18,7 [[pollice (unità di misura)|pollici]]; egli lo descrisse come un brillante ed esteso ammasso ricco di stelle piuttosto luminose. Suo figlio [[John Herschel]] lo riosservò in seguito e lo inserì nel suo [[General Catalogue of Nebulae and Clusters]] col numero 392.<ref name="NGCIC">{{Cita web|titolo=Catalogo NGC/IC online - result for NGC 663|url=http://www.ngcicproject.org/pubdb.htm|accesso=24 luglio 2013|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090528100240/http://www.ngcicproject.org/pubdb.htm|dataarchivio=28 maggio 2009|urlmorto=sì}}</ref><ref name="O'Meara">{{cita libro | cognome= O'Meara| nome= Stephen James | titolo= Deep Sky Companions: The Caldwell Objects| editore= Cambridge University Press| città= | anno= 2003 | isbn= 0-521-55332-6}}</ref>
==Caratteristiche==
[[File:NGC663stars.png|upright=1.3|thumb|Mappa dettagliata di NGC 663.]]
L'ammasso conta un centinaio di componenti; le stelle più luminose si concentrano sul lato nord, in particolare due stelle di ottava grandezza e due di nona, da cui partono due "grappoli" distinti di stelle meno appariscenti. Nelle sue regioni centrali sono presenti alcune [[stelle variabili]] di [[classe spettrale]] B; queste stelle si pensa che ruotino ad alta velocità e che possiedano una forma schiacciata ai poli, similmente a come si verifica per [[Vega]] e per [[Achernar]]. Una di queste componenti è anche una sorgente di [[raggi X]], il che potrebbe indicare una relazione con una [[stella di neutroni]].<ref>{{cita libro
Fra le stelle di NGC 663 sono note alcune [[stella variabile|variabili]], fra le quali una [[binaria a eclisse]] di tipo EA e una di tipo EB, una [[variabile Beta Cephei]], e diverse stelle di [[classe spettrale]] B con forti [[linea di emissione|linee di emissione]]; a queste si aggiungono due [[variabile RR Lyrae|variabili RR Lyrae]], le quali sarebbero però stelle di campo probabilmente non legate fisicamente all'ammasso.<ref name="Pietrzynski1997">{{cita pubblicazione|autore=Pietrzynski, G.|titolo=A CCD Search for Variable Stars in Young Open Cluster NGC 663|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/1997AcA....47..211P|rivista=Acta Astronomica|volume=47|pp=211-223|anno=1997|mese=gennaio|accesso=13 settembre 2010}}</ref> Entro un raggio di 30' dal centro dell'ammasso sono note 25 [[stella Be|stelle Be]], fra le quali alcune presentano una lieve variabilità.<ref name="Pigulski2001">{{cita pubblicazione|autore=Pigulski, A.; Kopacki, G.; Kołaczkowski, Z.|titolo=The young open cluster NGC 663 and its Be stars|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2001A%26A...376..144P|rivista=Astronomy and Astrophysics|volume=376|pp=144-153|anno=2001|mese=settembre|doi=10.1051/0004-6361:20010974|accesso=13 settembre 2010}}</ref>
NGC 663 fa parte dell'[[associazione OB]] Cas OB8, che si estende in direzione del settore più centrale della costellazione di Cassiopea; con una distanza stimata sui 2600 parsec (8500 anni luce), viene a trovarsi nel Braccio di Perseo fra le vicine associazioni Cas OB1 e Per OB1. Diverse sue stelle membri sono ben osservabili anche con un piccolo [[binocolo]] e ingloba al suo interno anche altri fra gli ammassi aperti più famosi di Cassiopea, come [[M103 (astronomia)|M103]], [[NGC 654]] e [[NGC 659]].<ref name="OB8">{{cita pubblicazione|autore=Murdin, P.|titolo=M103|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2000eaa..bookE6103.|rivista=Encyclopedia of Astronomy and Astrophysics, Edited by Paul Murdin, article 6103. Bristol: Institute of Physics Publishing|anno=2000|mese=novembre|doi=10.1888/0333750888/6103|accesso=[[9 maggio]] [[2009]]}}</ref>▼
▲NGC 663 fa parte dell'[[associazione OB]] Cas OB8, che si estende in direzione del settore più centrale della costellazione di Cassiopea; con una distanza stimata sui
L'età media dell'ammasso è stata stimata attorno ai 13-15 milioni di anni, sebbene alcune stime indichino età leggermente maggiori, attorno ai 20-25 milioni di anni; fra le sue componenti di massa medio-piccola vi sono diverse stelle di massa simile a quella solare, le quali, secondo uno studio del [[2005]], sarebbero sulla [[sequenza principale]]. Questo fatto però contrasta con le stime sull'età dell'ammasso, poiché una stella di massa simile al [[Sole]] per raggiungere la fase stabile del suo ciclo vitale impiega circa 50 milioni di anni; una possibile spiegazione per questa discrepanza sarebbe che le componenti di massa minore si siano formate durante una precedente ondata di [[formazione stellare]].<ref name="Pandey2005">{{cita pubblicazione|autore=Pandey, A. K.; Upadhyay, K.; Ogura, K.; Sagar, Ram; Mohan, V.; Mito, H.; Bhatt, H. C.; Bhatt, B. C.|titolo=Stellar contents of two young open clusters: NGC 663 and 654|url=http://adsabs.harvard.edu/abs/2005MNRAS.358.1290P|rivista=Monthly Notices of the Royal Astronomical Society|volume=358|numero=4|pp=1290-1308|anno=2005|mese=aprile|doi=10.1111/j.1365-2966.2005.08784.x|accesso=13 settembre 2010}}</ref>
==Note==
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==Bibliografia==
===
*
*{{cita libro|cognome=Pasachoff|nome=Jay M.|titolo=Stars and Planets|editore=Peterson Field Guides| città=New York, NY | data=2000 | capitolo=Atlas of the Sky|isbn=0-395-93432-X|lingua=en}}
*{{cita libro|cognome=Caldwell-Moore|nome=Sir Patrick|titolo=Firefly: Atlas of the Universe|anno=2003|url=https://archive.org/details/fireflyatlasofun0000moor_t2l5|editore=Firefly Books Limited|data=2003|isbn=1-55297-819-2|lingua=en}}
===Carte celesti===▼
* {{cita libro | cognome= Tirion, Rappaport, Lovi | titolo=Uranometria 2000.0 - Volume I - The Northern Hemisphere to -6°| url= https://archive.org/details/uranometria200000001tiri | editore=Willmann-Bell, inc.| città=Richmond, Virginia, USA | anno=1987 |
* {{cita libro | cognome= Tirion, Sinnott| titolo=Sky Atlas 2000.0
==Voci correlate==
*[[Oggetti non stellari nella costellazione di Cassiopea]]
== Altri progetti ==
▲===Carte celesti===
{{interprogetto}}
▲* {{cita libro | cognome= Tirion, Rappaport, Lovi | titolo=Uranometria 2000.0 - Volume I - The Northern Hemisphere to -6°| editore=Willmann-Bell, inc.| città=Richmond, Virginia, USA | anno=1987 | id= ISBN 0-943396-14-X}}
▲* {{cita libro | cognome= Tirion, Sinnott| titolo=Sky Atlas 2000.0 - Second Edition | editore= Cambridge University Press | città= Cambridge, USA| anno= 1998| id= ISBN 0-933346-90-5}}
== Collegamenti esterni ==
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{{NavNGC|663}}
{{Catalogo Collinder|20}}
{{CatalogoCaldwell}}
{{Portale|oggetti del profondo cielo}}
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[[Categoria:Oggetti del catalogo NGC|0663]]
[[Categoria:Oggetti del catalogo Caldwell|0010]]
[[Categoria:Braccio di Perseo]]
[[Categoria:Corpi celesti scoperti nel 1787]]
[[Categoria:Oggetti nella costellazione di Cassiopea]]
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