Economia della Germania: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Corretto il collegamento Loewe con Loewe (elettronica) (DisamAssist)
 
(22 versioni intermedie di 15 utenti non mostrate)
Riga 6:
Delle 2000 più grandi aziende al mondo per cifra d'affari, secondo [[Fortune Global 500|Fortune Global 2000]], 53 hanno sede principale in Germania tra cui [[Allianz]], [[Daimler (azienda)|Daimler]], [[Volkswagen]], [[Siemens (azienda)|Siemens]], [[BMW]], [[Deutsche Telekom]], [[Bayer]], [[BASF]], [[Munich Re]] e [[SAP (azienda)|SAP]].
 
== Struttura economica: ==
Come nella maggior parte dei Paesi industrializzati, anche in [[Germania]] il settore economico prevalente è quello dei servizi ([[Settore terziario|terziario]]), comprendente turismo, commercio, banche, assicurazioni, media, che contribuisce a circa il 72% del PIL.
 
Riga 22:
=== Industria ===
[[File:VW Wolfsburg.JPG|thumb|destra|Lo stabilimento principale della [[Volkswagen]], a [[Wolfsburg]], in [[Bassa Sassonia]]]]
Già da due secoli la prosperità germanica si fonda sull'industria pesante. Nei bacini della Ruhr e della Saar, la presenza di ricchi giacimenti di carbone fece sorgere le acciaierie e le industrie chimiche accanto alle miniere, e le industrie meccaniche accanto alle acciaierie, creando i Konzerne. Si tratta di enormi complessi che curano ogni fase di lavorazione, dalla materia prima ai prodotti finiti. Si sono sviluppate anche industrie leggere, nei ''Länder'' meridionali ([[Baviera]], [[Baden-Württemberg]]) ed orientali ([[Bassa Sassonia|Sassonia]], [[Turingia]]). L'industria tedesca, che vede la compresenza di grandi multinazionali come di [[piccole e medie imprese]] (comunemente indicate col termine ''[[Mittelstand]]''), ha saputo rinnovarsi ed è ancora ai primi posti nel mondo in numerosi settori.
 
[[File:Bmw-hochhaus 1.jpg|thumb|left|upright=0.6|La [[Torre BMW]] a [[Monaco di Baviera]], sede centrale mondiale della [[BMW]].]]
 
La metallurgia tedesca è la più importante d'Europa (ferro, acciaio, alluminio, prevalentemente nel Nord-Ovest), ma non meno rilevanti sono le produzioni di automobili ([[Volkswagen]]-[[Audi]], [[BMW]], [[Daimler AG]]-[[Mercedes-Benz|Mercedes]], [[Porsche]]), motociclette, materiale ferroviario ed aeronautico ([[Airbus]]), elettrodomestici ([[BSH Bosch und Siemens Hausgeräte]], [[Braun (azienda)|Braun]], [[Krups]], [[Miele (azienda)|Miele]]), elettronica strumentale ([[Siemens (azienda)|Siemens]]), microelettronica ([[Infineon]]). In varie città si fabbricano strumenti musicali, specialmente pianoforti, e nell'Est orologi ([[Turingia]]) e materiale ottico. Norimberga è sede principale della produzione di giocattoli. In Germania è presente anche l'[[elettronica di consumo]] ([[Loewe (elettronica)|Loewe]], [[Metz (azienda)|Metz]], [[TechniSat]]).
 
L'[[industria chimica]] tedesca, nata nella seconda metà del XIX sec., grazie ai proficui scambi tra scienza e industria, continua ad essere tra le più avanzate del mondo. Per esigenze di guerra riuscì ad estrarre un carburante liquido dal carbone e a fabbricare gomma sintetica. Le miniere di sali potassici forniscono la materia prima per i concimi. La produzione degli acidi solforico, cloridrico e nitrico e della soda caustica è alla base di altri processi chimici e industriali. Nel settore della chimica fine spiccano il materiale fotografico, i medicinali ed anche prodotti di largo consumo come [[saponi]], [[cosmetici]] e [[detersivi]] ([[Bayer]], [[Sanofi Aventis]], [[BASF]], [[Beiersdorf]], [[Henkel]]): fu l'invenzione della semplice aspirina a fornire i capitali per impiantare grandi laboratori di ricerca farmaceutica e fabbricare altri ritrovati; in Germania ha avuto anche origine la produzione sintetica di ammoniaca. Molto sviluppata è l'industria alimentare, specie nella produzione di carne ([[würstel]]), prodotti caseari, zucchero, birra, biscotti ([[Bahlsen]]), cioccolato ([[Ritter Sport]]), caffè ([[Hag (caffè)|Hag]]). Sono presenti anche i settori tessile, dell'abbigliamento, del mobile e delle macchine utensili.
Riga 32:
In Germania è molto forte la produzione idroelettrica, grazie ai molti fiumi, e si ricorre anche a quella nucleare. Inoltre il Paese produce energia da fonti rinnovabili, con centrali eoliche e solari soprattutto nel Nord-Ovest. La zona orientale ha usato finora le maggiori miniere di lignite d'Europa, ma è un materiale poco calorifico e molto inquinante. Con nuove perforazioni nel bassopiano settentrionale si estraggono petrolio e metano; il fabbisogno nazionale è coperto da importazioni, grazie a una rete di metanodotti e oleodotti che provengono soprattutto dall'Est Europa e dai paesi mediterranei.
 
== Commercio internazionale: ==
La [[Germania]] è uno dei primi Paesi al mondo sia per [[importazioni|import]] che per [[export]]. Tradizionalmente, ha fatto registrare forti avanzi del conto corrente, con l'eccezione degli anni immediatamente successivi alla Riunificazione ([[1991]]-[[2000]]) nei quali era necessario importare i capitali necessari alla riunificazione. A partire dal [[2001]], tuttavia, la Germania è tornata a far registrare un attivo nei conti con l'estero per valori anche molto elevati (in media oltre il 6% del PIL nel quinquennio [[2005]]-[[2009]])<ref>[https://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2010/01/weodata/weorept.aspx?pr.x=32&pr.y=8&sy=1980&ey=2015&scsm=1&ssd=1&sort=country&ds=.&br=1&c=134&s=BCA_NGDPD&grp=0&a= Report for Selected Countries and Subjects<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Per quanto riguarda le esportazioni, esse riguardano prevalentemente macchinari, autoveicoli, prodotti chimici, metalli, prodotti alimentari e tessili e si dirigono principalmente verso [[Francia]] (10,2%), [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] (6,7%), [[Paesi Bassi]] (6,7%), [[Regno Unito]] (6,6%) e [[Italia]] (6,3%).
 
Le importazioni, provenienti soprattutto da Paesi Bassi (8,5%), Cina (8,2%), Francia (8,2%), Regno Unito (6,6%) e Italia (6,3%), si concentrano sui settori della meccanica, degli autoveicoli, della metallurgia e dei prodotti chimici, tessili e alimentari<ref name="cia.gov"/>.
 
== Crescita economica ed inflazione: ==
[[File:Germany GDP growth.jpg|thumb|upright=1.8|Tassi di crescita del PIL reale tra il 1989 ed il 2009. Dati: [[Fondo monetario internazionale|FMI]].]]
Dopo l'accelerazione dei tassi di crescita nel periodo [[1988]]-[[1991]], la [[recessione]] del [[1993]] ha dato inizio ad una fase di bassa crescita del [[PIL]], portando ad un sostanziale ristagno nei primi [[anni 2000]]<ref>[https://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2010/01/weodata/weorept.aspx?pr.x=36&pr.y=10&sy=1980&ey=2010&scsm=1&ssd=1&sort=country&ds=,&br=1&c=134&s=NGDP_RPCH,LUR,LE&grp=0&a= Report for Selected Countries and Subjects<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Anche la [[Germania]] ha risentito negativamente della crisi economica mondiale registrando nel [[2009]] una contrazione del Prodotto interno lordo pari al 4,97%.
Riga 126:
Negli 82 mercati immobiliari delle città tedesche più densamente abitate sono stati fatturati nel 2012 ben 22,1 miliardi di euro, ciò equivale a un incremento del 4,2 % rispetto all'anno precedente. Nel complesso nell'anno passato sono stati venduti 130.327 immobili, 1,1% in meno rispetto all'annata record del 2011.
 
== Economia regionale: ==
{{Main|Stati fidati della Germania}}
In [[Regno Unito]], [[Francia]] e [[Giappone]] le capitali politiche dominano anche le economie nazionali, a differenza degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] ([[New York]]), dell'[[Italia]] ([[Milano]]) e appunto della Germania, che invece ha più di una capitale economica. Solo 3 delle 100 più grandi società tedesche hanno sede nella capitale Berlino, mentre la borsa si trova a [[Francoforte sul Meno]], la più grande società di Media (Bertelsmann AG) ha sede a [[Gütersloh]], e i costruttori automobilistici più importanti sono a [[Wolfsburg]], [[Stoccarda]] e [[Monaco di Baviera]].<ref name=autogenerato1>Gürtler, Detlef: Wirtschaftsatlas Deutschland. Rowohlt Berlin, 2010</ref>
 
=== Vecchi Bundesländer ===
Riga 137:
Ciò è stato difficile a causa del conseguente smantellamento del sistema di welfare della [[Repubblica democratica tedesca]], che provocò un calo temporaneo ma significativo del tenore di vita dei suoi cittadini; lo scopo della programmazione economica fu quello di garantire un rapido ritorno del welfare fino al livello della Germania occidentale. Dopo la riunificazione, centinaia di migliaia di ex tedeschi dell'est emigrarono in Germania occidentale per trovare lavoro. I drastici cambiamenti socio-economici causati dalla riunificazione hanno dato luogo a preoccupanti problemi sociali.
 
== Forza lavoro: ==
A fronte di una popolazione attiva di oltre 41 milioni di persone (su 82 milioni di abitanti), gli occupati erano nel [[2009]] quasi 39 milioni con un tasso di occupazione del 70,9%, sensibilmente in aumento rispetto al 63,9% del [[2008]] e di gran lunga superiore alla media europea (64,6%).<ref>[http://epp.eurostat.ec.europa.eu/tgm/table.do?tab=table&language=en&pcode=tsiem010&tableSelection=1&footnotes=yes&labeling=labels&plugin=1 Eurostat - Tables, Graphs and Maps Interface (TGM) table<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
A partire dal [[2000]], quando era al 7,5%, ben al di sotto della media europea, la [[disoccupazione]] in [[Germania]] è cresciuta rapidamente toccando quasi l'11% nel [[2005]], per poi calare costantemente negli anni successivi ed attestarsi nuovamente al 7,5% nel [[2009]], nonostante la crisi economica<ref>[http://appsso.eurostat.ec.europa.eu/nui/show.do?dataset=une_rt_a&lang=en Eurostat - Data Explorer<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> e nel mese di settembre [[2010]] scendere al 6,7%<ref>[http://epp.eurostat.ec.europa.eu/tgm/table.do?tab=table&language=en&pcode=teilm020&tableSelection=1&plugin=1 Eurostat - Tables, Graphs and Maps Interface (TGM) table<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Da notare come la disoccupazione giovanile, che ha seguito all'incirca lo stesso andamento, sia quasi la metà della media europea (il 10,7% contro il 19,6%)<ref>[http://appsso.eurostat.ec.europa.eu/nui/show.do Eurostat - Data Explorer<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Inoltre, la disoccupazione femminile, al contrario che negli altri grandi Paesi europei ([[Francia]], [[Italia]] e [[Regno Unito]]), è minore di quella maschile<ref>{{Cita web |url=http://appsso.eurostat.ec.europa.eu/nui/submitViewTableAction.do |titolo=Eurostat - Data Explorer<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=2 luglio 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141006122431/http://appsso.eurostat.ec.europa.eu/nui/submitViewTableAction.do |dataarchivio=6 ottobre 2014 |urlmorto=sì }}</ref>.
 
== Finanza pubblica: ==
Negli anni immediatamente successivi alla [[Riunificazione tedesca]], in particolare fino al [[1995]], le spese resesi necessarie portarono il bilancio statale in forte [[deficit pubblico|deficit]]. Tuttavia, negli anni successivi furono adottate politiche più rigorose che portarono ad un pareggio di bilancio nel biennio [[2007]]-[[2008]]. Nel [[2009]], in concomitanza con la grave crisi mondiale che ha comportato per gli Stati un forte aumento del deficit, sia per maggiori spese (per gli ammortizzatori sociali, per il salvataggio delle banche in difficoltà e per l'adozione di politiche di spesa anticicliche) sia per minori redditi (a causa della diminuzione delle entrate fiscali), la [[Germania]] ha registrato un rapporto deficit/PIL del 3,3%, molto minore della media europea (6,8%).
 
In parallelo, negli ultimi 15 anni si è assistito ad un aumento del [[debito pubblico]], passato dal 55,6% del [[1995]] al 73,2% del [[2009]]<ref>[{{Cita web |url=http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20100628_00/ |titolo=Conti ed aggregati economici delle Amministrazioni pubbliche<!-- Titolo generato automaticamente -->] |accesso=1 luglio 2010 |dataarchivio=10 luglio 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100710001449/http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20100628_00/ |urlmorto=sì }}</ref>, in linea con la media europea (73,8%). Fra il 2008 e il 2013 la Germania ha erogato 144 miliardi di euro di aiuti di Stato alle sue banche pubbliche, anche in virtù di un rapporto deficit/PIL più favorevole rispetto ai vincoli di bilancio europei<ref>{{cita libro | autore = Francesco Cancellato | url = https://books.google.it/books?id=10e5CwAAQBAJ&pg=PT44&lpg=PT44 | titolo = Fattore G: Perché i tedeschi hanno ragione | pagina = 44 | isbn = 9788823878440 | editore = EGEA | anno = 2016 | urlarchivio = https://archive.today/20190517121708/https://books.google.it/books?id=10e5CwAAQBAJ&pg=PT44&lpg=PT44&dq=%22+270+miliardi+di+euro+%22%2Bgermania%2Bbanche&source=bl&ots=kARWa7_uR-&sig=ACfU3U1v-w0LS9qFlOhSrqDDWOY4__IqGw&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwi-4q6exaLiAhVK_qQKHQhsD6U4ChDoATACegQICRAB%23v=onepage&q=%22%20270%20miliardi%20di%20euro%20%22%2Bgermania%2Bbanche&f=false | dataarchivio = 17 maggio 2019 | urlmorto = no | accesso = 17 maggio 2019 }}</ref><ref>{{cita libro | autore = [[Francesco Gesualdi]] | autore2 = [[Gianluca Ferrara]] | url = https://books.google.it/books?id=_iImDwAAQBAJ&pg=PT77 | titolo = La società del benessere comune. Rivoluzione personale e cambiamento sociale per vivere molto meglio senza consumare sempre di più | pagina = 77 | editore = Arianna editrice | data = 30 maggio 2017 | città = Bologna | isbn = 9788865881811 | oclc = 1090187376 | urlarchivio = https://archive.today/20190517124919/https://books.google.it/books?id=_iImDwAAQBAJ&pg=PT77&dq=%22+144+miliardi+di+euro+%22%2Bgermania%2Bbanche&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiAgpeTyKLiAhXM1qQKHXVrBS0Q6AEILjAB%23v=onepage&q=%22%20144%20miliardi%20di%20euro%20%22%2Bgermania%2Bbanche&f=false | dataarchivio = 17 maggio 2019 | urlmorto = sì | accesso = 17 maggio 2019 }}</ref>, ed ulteriori garanzie pubbliche fono a 400 miliardi (facendo [[Leva finanziaria|leva]] su uno stanziamento e una disponibilità liquida di 20).<ref>{{cita web | url = https://www.reuters.com/article/us-financial-germany/germany-adopts-500-billion-euro-bank-rescue-package-idUSTRE49C5PX20081013 | titolo = La Germania adotta un pacchetto di salvataggio bancario da 500 miliardi di euro | data = 13 ottobre 2008 | sito = [[Reuters]].com | lingua = en | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190517130434/https://www.reuters.com/article/us-financial-germany/germany-adopts-500-billion-euro-bank-rescue-package-idUSTRE49C5PX20081013/ | dataarchivio = 17 maggio 2019 | urlmorto = no | accesso = 17 maggio 2019 }}</ref>
 
La [[pressione fiscale]] è rimasta stabile negli anni intorno al 40-41% del [[PIL]], mentre si è puntato su una riduzione della spesa delle amministrazioni pubbliche, che è infatti scesa dal 54,8% del PIL nel [[1995]] al 43,7% del [[2008]].
 
==Sistema Note: bancario==
Al 2019 la Germania è il paese in Europa col più alto numero di istituti di credito: fra i 1.600 e i 1.800.<ref>{{cita web|url=https://www.ilsole24ore.com/art/da-deutsche-sparkassen-3-pilastri-ingessati-banche-tedesche-ABS0rHsB|titolo=Da Deutsche alle Sparkassen, i 3 pilastri «ingessati» delle banche tedesche|autore=Isabella Bufacchi|data=27 aprile 2019}}</ref> Le tipologie di istituti sono in forte competizione tra loro: 390 Sparkassen e 8 gruppi Landesbanken pubbliche (1.200 miliardi di euro di [[conto corrente|depositi]]), banche commerciali private (DB, Commerzbank e Unicredit-Hypo vereinsbank, per 780 mld),
banche di credito cooperativo (700 miliardi di euro), casse di risparmio e Raiffeisen. Il totale del sistema vale 3.800 miliardi. Il 75% dei depositi della clientela retail è gestito da casse di risparmio e banche di credito cooperativo.
 
Secondo Eurostat, nel 2022 la Germania ha anche registrato il più alto tasso europeo di [[risparmio]] lordo (19.98% del reddito disponibile).<ref>{{cita web|url=https://it.euronews.com/business/2023/11/28/in-quali-paesi-europei-si-risparmia-di-piu|titolo=In quali Paesi europei si risparmia di più?}}</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
Line 157 ⟶ 163:
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|http://www.focus-economics.com/countries/germany|Germania: Proiezione economica}}
*Commercio-italia-germania.it
 
{{Economie europee}}