Economia della Germania: differenze tra le versioni

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=== Industria ===
[[File:VW Wolfsburg.JPG|thumb|destra|Lo stabilimento principale della [[Volkswagen]], a [[Wolfsburg]], in [[Bassa Sassonia]]]]
Già da due secoli la prosperità germanica si fonda sull'industria pesante. Nei bacini della Ruhr e della Saar, la presenza di ricchi giacimenti di carbone fece sorgere le acciaierie e le industrie chimiche accanto alle miniere, e le industrie meccaniche accanto alle acciaierie, creando i Konzerne. Si tratta di enormi complessi che curano ogni fase di lavorazione, dalla materia prima ai prodotti finiti. Si sono sviluppate anche industrie leggere, nei ''Länder'' meridionali ([[Baviera]], [[Baden-Württemberg]]) ed orientali ([[Bassa Sassonia|Sassonia]], [[Turingia]]). L'industria tedesca, che vede la compresenza di grandi multinazionali come di [[piccole e medie imprese]] (comunemente indicate col termine ''[[Mittelstand]]''), ha saputo rinnovarsi ed è ancora ai primi posti nel mondo in numerosi settori.
 
[[File:Bmw-hochhaus 1.jpg|thumb|left|upright=0.6|La [[Torre BMW]] a [[Monaco di Baviera]], sede centrale mondiale della [[BMW]].]]
 
La metallurgia tedesca è la più importante d'Europa (ferro, acciaio, alluminio, prevalentemente nel Nord-Ovest), ma non meno rilevanti sono le produzioni di automobili ([[Volkswagen]]-[[Audi]], [[BMW]], [[Daimler AG]]-[[Mercedes-Benz|Mercedes]], [[Porsche]]), motociclette, materiale ferroviario ed aeronautico ([[Airbus]]), elettrodomestici ([[BSH Bosch und Siemens Hausgeräte]], [[Braun (azienda)|Braun]], [[Krups]], [[Miele (azienda)|Miele]]), elettronica strumentale ([[Siemens (azienda)|Siemens]]), microelettronica ([[Infineon]]). In varie città si fabbricano strumenti musicali, specialmente pianoforti, e nell'Est orologi ([[Turingia]]) e materiale ottico. Norimberga è sede principale della produzione di giocattoli. In Germania è presente anche l'[[elettronica di consumo]] ([[Loewe (elettronica)|Loewe]], [[Metz (azienda)|Metz]], [[TechniSat]]).
 
L'[[industria chimica]] tedesca, nata nella seconda metà del XIX sec., grazie ai proficui scambi tra scienza e industria, continua ad essere tra le più avanzate del mondo. Per esigenze di guerra riuscì ad estrarre un carburante liquido dal carbone e a fabbricare gomma sintetica. Le miniere di sali potassici forniscono la materia prima per i concimi. La produzione degli acidi solforico, cloridrico e nitrico e della soda caustica è alla base di altri processi chimici e industriali. Nel settore della chimica fine spiccano il materiale fotografico, i medicinali ed anche prodotti di largo consumo come [[saponi]], [[cosmetici]] e [[detersivi]] ([[Bayer]], [[Sanofi Aventis]], [[BASF]], [[Beiersdorf]], [[Henkel]]): fu l'invenzione della semplice aspirina a fornire i capitali per impiantare grandi laboratori di ricerca farmaceutica e fabbricare altri ritrovati; in Germania ha avuto anche origine la produzione sintetica di ammoniaca. Molto sviluppata è l'industria alimentare, specie nella produzione di carne ([[würstel]]), prodotti caseari, zucchero, birra, biscotti ([[Bahlsen]]), cioccolato ([[Ritter Sport]]), caffè ([[Hag (caffè)|Hag]]). Sono presenti anche i settori tessile, dell'abbigliamento, del mobile e delle macchine utensili.
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La [[Germania]] è uno dei primi Paesi al mondo sia per [[importazioni|import]] che per [[export]]. Tradizionalmente, ha fatto registrare forti avanzi del conto corrente, con l'eccezione degli anni immediatamente successivi alla Riunificazione ([[1991]]-[[2000]]) nei quali era necessario importare i capitali necessari alla riunificazione. A partire dal [[2001]], tuttavia, la Germania è tornata a far registrare un attivo nei conti con l'estero per valori anche molto elevati (in media oltre il 6% del PIL nel quinquennio [[2005]]-[[2009]])<ref>[https://www.imf.org/external/pubs/ft/weo/2010/01/weodata/weorept.aspx?pr.x=32&pr.y=8&sy=1980&ey=2015&scsm=1&ssd=1&sort=country&ds=.&br=1&c=134&s=BCA_NGDPD&grp=0&a= Report for Selected Countries and Subjects<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Per quanto riguarda le esportazioni, esse riguardano prevalentemente macchinari, autoveicoli, prodotti chimici, metalli, prodotti alimentari e tessili e si dirigono principalmente verso [[Francia]] (10,2%), [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] (6,7%), [[Paesi Bassi]] (6,7%), [[Regno Unito]] (6,6%) e [[Italia]] (6,3%).
 
Le importazioni, provenienti soprattutto da Paesi Bassi (8,5%), Cina (8,2%), Francia (8,2%), Regno Unito (6,6%) e Italia (6,3%), si concentrano sui settori della meccanica, degli autoveicoli, della metallurgia e dei prodotti chimici, tessili e alimentari<ref name="cia.gov"/>.
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== Economia regionale ==
{{Main|Stati fidati della Germania}}
In [[Regno Unito]], [[Francia]] e [[Giappone]] le capitali politiche dominano anche le economie nazionali, a differenza degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] ([[New York]]), dell'[[Italia]] ([[Milano]]) e appunto della Germania, che invece ha più di una capitale economica. Solo 3 delle 100 più grandi società tedesche hanno sede nella capitale Berlino, mentre la borsa si trova a [[Francoforte sul Meno]], la più grande società di Media (Bertelsmann AG) ha sede a [[Gütersloh]], e i costruttori automobilistici più importanti sono a [[Wolfsburg]], [[Stoccarda]] e [[Monaco di Baviera]].<ref name=autogenerato1>Gürtler, Detlef: Wirtschaftsatlas Deutschland. Rowohlt Berlin, 2010</ref>
 
=== Vecchi Bundesländer ===
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Negli anni immediatamente successivi alla [[Riunificazione tedesca]], in particolare fino al [[1995]], le spese resesi necessarie portarono il bilancio statale in forte [[deficit pubblico|deficit]]. Tuttavia, negli anni successivi furono adottate politiche più rigorose che portarono ad un pareggio di bilancio nel biennio [[2007]]-[[2008]]. Nel [[2009]], in concomitanza con la grave crisi mondiale che ha comportato per gli Stati un forte aumento del deficit, sia per maggiori spese (per gli ammortizzatori sociali, per il salvataggio delle banche in difficoltà e per l'adozione di politiche di spesa anticicliche) sia per minori redditi (a causa della diminuzione delle entrate fiscali), la [[Germania]] ha registrato un rapporto deficit/PIL del 3,3%, molto minore della media europea (6,8%).
 
In parallelo, negli ultimi 15 anni si è assistito ad un aumento del [[debito pubblico]], passato dal 55,6% del [[1995]] al 73,2% del [[2009]]<ref>{{Cita web |url=http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20100628_00/ |titolo=Conti ed aggregati economici delle Amministrazioni pubbliche<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=1 luglio 2010 |dataarchivio=10 luglio 2010 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100710001449/http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20100628_00/ |urlmorto=sì }}</ref>, in linea con la media europea (73,8%). Fra il 2008 e il 2013 la Germania ha erogato 144 miliardi di euro di aiuti di Stato alle sue banche pubbliche, anche in virtù di un rapporto deficit/PIL più favorevole rispetto ai vincoli di bilancio europei<ref>{{cita libro | autore = Francesco Cancellato | url = https://books.google.it/books?id=10e5CwAAQBAJ&pg=PT44&lpg=PT44 | titolo = Fattore G: Perché i tedeschi hanno ragione | pagina = 44 | isbn = 9788823878440 | editore = EGEA | anno = 2016 | urlarchivio = https://archive.today/20190517121708/https://books.google.it/books?id=10e5CwAAQBAJ&pg=PT44&lpg=PT44&dq=%22+270+miliardi+di+euro+%22%2Bgermania%2Bbanche&source=bl&ots=kARWa7_uR-&sig=ACfU3U1v-w0LS9qFlOhSrqDDWOY4__IqGw&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwi-4q6exaLiAhVK_qQKHQhsD6U4ChDoATACegQICRAB%23v=onepage&q=%22%20270%20miliardi%20di%20euro%20%22%2Bgermania%2Bbanche&f=false | dataarchivio = 17 maggio 2019 | urlmorto = no | accesso = 17 maggio 2019 }}</ref><ref>{{cita libro | autore = [[Francesco Gesualdi]] | autore2 = [[Gianluca Ferrara]] | url = https://books.google.it/books?id=_iImDwAAQBAJ&pg=PT77 | titolo = La società del benessere comune. Rivoluzione personale e cambiamento sociale per vivere molto meglio senza consumare sempre di più | pagina = 77 | editore = Arianna editrice | data = 30 maggio 2017 | città = Bologna | isbn = 9788865881811 | oclc = 1090187376 | urlarchivio = https://archive.today/20190517124919/https://books.google.it/books?id=_iImDwAAQBAJ&pg=PT77&dq=%22+144+miliardi+di+euro+%22%2Bgermania%2Bbanche&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiAgpeTyKLiAhXM1qQKHXVrBS0Q6AEILjAB%23v=onepage&q=%22%20144%20miliardi%20di%20euro%20%22%2Bgermania%2Bbanche&f=false | dataarchivio = 17 maggio 2019 | urlmorto = sì | accesso = 17 maggio 2019 }}</ref>, ed ulteriori garanzie pubbliche fono a 400 miliardi (facendo [[Leva finanziaria|leva]] su uno stanziamento e una disponibilità liquida di 20).<ref>{{cita web | url = https://www.reuters.com/article/us-financial-germany/germany-adopts-500-billion-euro-bank-rescue-package-idUSTRE49C5PX20081013 | titolo = La Germania adotta un pacchetto di salvataggio bancario da 500 miliardi di euro | data = 13 ottobre 2008 | sito = [[Reuters]].com | lingua = en | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20190517130434/https://www.reuters.com/article/us-financial-germany/germany-adopts-500-billion-euro-bank-rescue-package-idUSTRE49C5PX20081013/ | dataarchivio = 17 maggio 2019 | urlmorto = no | accesso = 17 maggio 2019 }}</ref>
 
La [[pressione fiscale]] è rimasta stabile negli anni intorno al 40-41% del [[PIL]], mentre si è puntato su una riduzione della spesa delle amministrazioni pubbliche, che è infatti scesa dal 54,8% del PIL nel [[1995]] al 43,7% del [[2008]].
 
==Sistema bancario==
Al 2019 la Germania è il paese in Europa col più alto numero di istituti di credito: fra i 1.600 e i 1.800.<ref>{{cita web|url=https://www.ilsole24ore.com/art/da-deutsche-sparkassen-3-pilastri-ingessati-banche-tedesche-ABS0rHsB|titolo=Da Deutsche alle Sparkassen, i 3 pilastri «ingessati» delle banche tedesche|autore=Isabella Bufacchi|data=27 aprile 2019}}</ref> Le tipologie di istituti sono in forte competizione tra loro: 390 Sparkassen e 8 gruppi Landesbanken pubbliche (1.200 miliardi di euro di [[conto corrente|depositi]]), banche commerciali private (DB, Commerzbank e Unicredit-Hypo vereinsbank, per 780 mld),
banche di credito cooperativo (700 miliardi di euro), casse di risparmio e Raiffeisen. Il totale del sistema vale 3.800 miliardi. Il 75% dei depositi della clientela retail è gestito da casse di risparmio e banche di credito cooperativo.
 
Secondo Eurostat, nel 2022 la Germania ha anche registrato il più alto tasso europeo di [[risparmio]] lordo (19.98% del reddito disponibile).<ref>{{cita web|url=https://it.euronews.com/business/2023/11/28/in-quali-paesi-europei-si-risparmia-di-piu|titolo=In quali Paesi europei si risparmia di più?}}</ref>
 
== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|http://www.focus-economics.com/countries/germany|Germania: Proiezione economica}}
*Commercio-italia-germania.it
 
{{Economie europee}}