Francesco Maria Pratilli: differenze tra le versioni

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Benché gli siano stati riconosciuti indubbi meriti per la sua attività di erudito, tuttavia il Pratilli ricorse spesso a falsificazioni ed alla pubblicazione di fonti medievali apocrife sapientemente mescolate a quelle autentiche. A volte si limitò a plagiare gli stessi cronisti medievali o ad inventare di sana pianta avvenimenti sostenendo di averli appresi da fonti che sarebbero andate disperse dopo che lui ne aveva preso visione.
 
Un esempio di questa attività falsificatrice è quello messo dellain piedi nel 1751 con la ''Cronaca di Ubaldo'', messo in piedi nel 1751 e smascherato solo nel 1855 dall'[[esegesi]] di [[Bartolommeo Capasso]]<ref>[[Bartolommeo Capasso]], ''La Cronaca Napoletana di Ubaldo edita dal Pratilli nel 1751 ora stampata nuovamente e dimostrata una impostura del secolo scorso'', Napoli, 1855</ref><ref name=Pontieri35>[[Ernesto Pontieri]], ''Tra i [[Normanni]] nell'Italia Meridionale'', [[Morano editore]], 1948, p. 35</ref><ref name="Acocella14">[[Nicola Acocella]], ''La [[Traslazione delle reliquie di San Matteo|traslazione di san Matteo]]. Documenti e testimonianze'', Salerno, 1954, p. 14</ref><ref>Nicola Cilento, ''Il falsario della storia dei Longobardi meridionali: Francesco Maria Pratilli (1689-1763)'' in ''Italia meridionale longobarda'', [[Riccardo Ricciardi editore]], Milano-Napoli, 1971, 2<sup>a</sup> ed., pp. 35-51</ref>.
 
Altro esempio di [[apocrifo]] confezionato dal Pratilli, è il cosiddetto ''Annalista Salernitanus'' (o ''Chronicon Cavense'', da non confondere con gli autentici ''[[Annales Cavenses]]''<ref>Gli ''[[Annales Cavenses]]'', opera della [[Abbazia territoriale della Santissima Trinità di Cava de' Tirreni|Badia di Cava de' Tirreni]], riguardano il periodo 569–1315. Sono pubblicati, ad esempio, in ''[[Monumenta Germaniae Historica]]'', nel [[1839]], da [[Georg Heinrich Pertz]].</ref>): a lungo considerato autentico e degno di nota, il ''Chronicon Cavense'' è stato definitivamente relegato dalla filologia nel novero delle opere spurie, solo un secolo dopo, nel 1847<ref>In molti lavori, l'anno di pubblicazione dell'articolo Pertz e Köpke è erroneamente indicato come 1828, in evidente contraddizione con la data di nascita di Rudolf Köpke (n. 1813 – m. 1870). Nell'articolo di Nicola Cilento, la data è indicata correttamente in 1847</ref>, dall'accurata [[esegesi]] di [[Georg Heinrich Pertz|Pertz]] e [[Rudolf Köpke|Köpke]]<ref>[[Georg Heinrich Pertz]] e [[Rudolf Köpke]], ''Über das Chronicon Cavense und andere von Pratillo herausgegebene Quellenschriften'', in "Archiv der Gesellschaft für ältere deutsche Geschichtskunde", IX (1847), [[Hannover]], pp. 1-239</ref><ref name=Pontieri35>[[Ernesto Pontieri]], ''Tra i [[Normanni]] nell'Italia Meridionale'', [[Morano editore]], 1948, p. 35</ref><ref>Nicola Cilento, ''Il falsario della storia dei Longobardi meridionali: [[Francesco Maria Pratilli]] (1689-1763)'' in ''Italia meridionale longobarda'', [[Riccardo Ricciardi editore]], Milano-Napoli, 1971, 2<sup>a</sup> ed., pp. 35-51</ref>.