Narodni dom: differenze tra le versioni

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[[File:Narodni dom triest.jpg|thumb|300px|Il ''Narodni Dom'' distrutto dall'incendio]]
{{vedi anche|Incidenti di Spalato}}
ACogliendo seguitoa dellpretesto l'uccisione {{citazione necessaria|- tra le altre vittime, italiane e jugoslave -}} di due militari italiani<ref>Il comandante [[Tommaso Gulli]] era morto il giorno precedente.</ref> a [[Spalato]] in [[Dalmazia]], durante degli [[incidenti di Spalato|scontri tra militari italiani e nazionalisti croati]], il segretario cittadino del partito fascista di Trieste, il toscano [[Francesco Giunta]], convocò un comizio nel tardo pomeriggio del [[13 luglio]] [[1920]] in piazza dell'Unità.
Nel memorandum presentato il 1° settembre dalla società politica slovena Edinost al Presidente del Consiglio dei Ministri Giolitti, si legge: "Il giorno 13 luglio 1920 i giornali nazionalisti triestini “Il Piccolo”, “L’ Era Nuova” e “La Nazione” riportavano un proclama del Fascio Triestino di Combattimento dove si invitava la popolazione per le ore 18 ad un comizio in Piazza dell’ Unità esortandola ad una energica reazione ai fatti di Spalato col motto che “è finito il tempo del buon Italiano”"<ref>{{cita|M. Pahor|ROGOPDF}}</ref>. La questura prevedeva che nel pomeriggio probabilmente ci sarebbero stati dei disordini, e predispose ingenti misure di protezione delle associazioni politiche, culturali ed economiche slave di Trieste<ref>Sergio Siccardi, ''La falsa verità sul Ten. Luigi Casciana'', Fondazione Rustia-Traine, Trieste 2010.</ref>.