Marmo di Lasa: differenze tra le versioni

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== Luogo di estrazione ==
Viene estratto dal monte Tramontana (''Vinschger Nördersberg''), nella valle di [[Lasa (Italia)|Lasa]] (''Laaser'') nella montagna di Covelano (dove la traduzione in tedesco è ''Göflaner'') nel comune di [[Silandro]].
Veniva già impigato in antichità dai romani per le pietre miliari lungo la [[Via Claudia Augusta]] per poi essere dimenticata; è stata riscoperta solamente nell'età moderna e infine XIX secolo nelle cave della Croda Jenne e della cascata di Acqua Bianca.<ref>[https://www.venosta.net/it/silandro-e-lasa/cultura-arte/marmo.html L’oro bianco della cava Jenn], su venosta.net</ref>
 
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Il nome della roccia, che era stato a lungo conosciuto come "marmo tirolese" o "marmo ''Vinschgauer''", iniziò a prevalere a metà del [[XIX secolo]]. Al più tardi dall'[[Fiera mondiale di Vienna]] del [[1873]], in cui faceva parte della ''k.k. Geologische Bundesanstalt'' (GBA), il ''Reichsanstalt'' è stato presentato da due compagnie, il marmo di Lasa ha vinto, indipendentemente da dove fosse estratto tra la val di Lasa e la [[val Martello]], sotto questo marchio sempre più conosciuto. Johannes Steinhäuser fu fondatore della prima impresa di lavorazione del marmo, la ''Laaser Marmorwerke''.<ref>{{de}} k.k. geologische Reichsanstalt: ''Catalog ihrer Ausstellungs-Gegenstände bei der Wiener Weltausstellung 1873.'' Vienna 1873, p.&nbsp;147</ref> Dalle città europee, come Berlino, Monaco di Baviera e Vienna, numerosi scultori provenienti dall'architettura neoclassica, ne danno il nome di "marmo di Lasa", preferito da diversi architetti e scultori di pietra.<ref name="aa"/>
IlLa [[ferrovia marmifera di Lasa]] ricevette il proprio toponimo italiano quando arrivò ufficialmente da chi a quei tempi aveva il potere nel 1923.
 
Il metodo di estrazione della pietra, originaria da più di 400 milioni d'anni, dall'inizio dell'estrazione si utilizzarono trascinare a valle massi erratici ai massiccio della Jenn.<ref name="cave"/>
 
Si procedeva liberandoli dai lati e da dietro mediante punte di ferro ''Schroatn'' e nella parte inferiore mediante cunei di ferro che producevano i cosidetti ''Keiltasche'' profonda circa 30 centimetri. Poi si cambiò utilizzando un solco mediante fori trapanati in fila e cunei di legno; in seguito, precisamente dagli anni 30, si passò direttamente a far saltare in aria il materiale. A inizio del 1900 l'estrazione fu spostata in galleria data che vi erano valanghe che ostacolavano il lavoro.
Ad oggi il preglievo avviene mediante l'utilizzo a blocchi come in passato, anche se oggi giorno si utilizzano attrezzi e sistemi maggiormente sofisticati.<ref>[https://www.lasamarmo.it/it/tradizione/estrazione.html L'estrazione in passato], su lasamarmo.it</ref>