Arrone (fiume)

fiume italiano
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Template:Infobox fiume Il fiume Arrone è un corso d'acqua del Lazio in provincia di Roma, da non confondere con un omonimo torrente anch'esso laziale, ma in provincia di Viterbo.

Lungo 37 km[1], drena il Lago di Bracciano[1] e sfocia nel Mar Tirreno circa un chilometro a Nord-Ovest della città di Maccarese.

Il bacino misura 125 km² di superficie.

Pur configurandosi emissario del lago di Bracciano, il contributo del lago alla portata del fiume è esiguo, e in alcuni mesi dell'anno del tutto nullo.[2].

Nell'alto bacino sono presenti le sorgenti dell'Acqua Claudia.

Dall'estremità sudorientale del lago, a quota 164 nsln, il fiume si dirige da Nord Ovest a Sud Est per circa 3 km, poi si dirige a Sud per 12 km e quindi a Sud Ovest fino alla foce. In questo tratto confluisce il Rio Maggiore, affluente di destra. Subito a valle di questa confluenza il bacino dell'Arrone è attraversato dalla Strada Statale Aurelia.

Alla foce è presente un prezioso ambiente umido che, insieme a tutta l'area contigua coperta da macchia mediterranea detta Bosco Foce dell'Arrone, fa parte della Riserva naturale Litorale romano.

Storia

Alla fine dell'ultima era glaciale, e con la deglaciazione l'Arrone si stima che probabilmente scorresse lungo le colline tra Focene e Fregene insieme ad altri torrenti e fiumi[1].

L'Arrone per l'eccessiva antropizzazione che nell'ultimo secolo ha accresciuto il rischio di eventi alluvionali, ha più volte creato disastri rompendo gli argini[3].

Curiosità

"Sulle rive dell'Arrone" è il titolo di una canzone di Daniele Silvestri, contenuta nell'album "Il Latitante" (2007), in cui si parla della prospettiva, raggiungibile dalle rive del fiume, con cui si riescono a vedere diversamente le cose.

All'Arrone accenna in tutt'altri termini lo spettacolo teatrale "Storie di scorie" di Ulderico Pesce, in cui si affronta il problema delle scorie nucleari, come quelle stoccate nel deposito nucleare alla Casaccia[4] che avrebbero contaminato in passato anche il fiume, con danni incalcolabili all'ambiente[5].

Bibliografia

  • Raniero Mengarelli, Pagi e necropoli etrusche nella zona litoranea tirrena tra i fiumi Mignone e Arrone; Necropoli etrusca nella località detta "Pisciarelli" (Civitavecchia), Roma, Reale Accademia d'Italia, 1942.
  • Gioacchino De Angelis d'Ossat, Catasto delle acque dell'agro romano: valle dell'Arrone, Roma, Provveditorato generale dello Stato-Libreria, 1930.
  • Gioacchino De Angelis d'Ossat, 2: L'acqua potabile per il delta Tiberino; Piano per esperimenti d'irrigazione del delta Tiberino; Tenuta di Cecanibbio nella valle del F. Arrone, Roma, Società Tipografica A. Manuzio, 1927.
  • Marcello Bazzanti, Ecological requirements of Chironomids (Diptera: Chironomidae) on the soft bottom of the River Arrone, central Italy, La Crosse, Oikos, 2000.

Note

  1. ^ a b c Fonte: Riserva Litorale Romano
  2. ^ Ventriglia U. 2002, Geologia di Roma, Provincia di Roma - Servizio Geologico
  3. ^ Fonte: Riserva Litorale Romano Per esempio, un'inondazione in seguito a una frana in località Maccarese ci fu nel 1956, fonte: CNR. Altre alluvioni dell'Arrone: sul sito del Sistema informativo sul Catastrofi Idrogeologiche
  4. ^ Centro ENEA Casaccia
  5. ^ Fonte: www.culturalnews.it. Meno drammatica la lettura del Corriere della Sera, in cui l'ingegner Mezzanotte dichiara che «gli scarichi sono diluiti e vengono espulsi in una quantità che tiene conto della recettività ambientale e causano una lieve contaminazione del corso d'acqua»Vivere a pochi metri dalle scorie radioattive di Testa Silvia, Di Frischia Francesco, www.corriere.it, 31 gennaio 2003.

Collegamenti esterni