Diocesi di Eumenia

La diocesi di Eumenia (in latino Dioecesis Eumenensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Eumenia
Sede vescovile titolare
Dioecesis Eumenensis
Patriarcato di Costantinopoli
Sede titolare di Eumenia
Mappa della diocesi civile di Asia (V secolo)
Vescovo titolaresede vacante
IstituitaXVIII secolo
StatoTurchia
Diocesi soppressa di Eumenia
Suffraganea diLaodicea
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

Eumenia, identificabile con Icekli (Isecli) nell'odierna Turchia, è un'antica sede episcopale della provincia romana della Frigia Pacaziana nella diocesi civile di Asia. Faceva parte del patriarcato di Costantinopoli ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Laodicea.

La diocesi è documentata nelle Notitiae Episcopatuum del patriarcato di Costantinopoli fino al XII secolo.[1]

Il primo vescovo conosciuto di Eumenia è Trasea, menzionato nel Martirologio romano alla data del 27 ottobre: «Presso Smirne, nell'odierna Turchia, san Traséa, vescovo di Icekli in Frigia e martire».[2] Altri vescovi conosciuti di questa antica diocesi sono: Teodoro, che sottoscrisse tramite il sacerdote Profuturo i canoni del concilio di Costantinopoli del 381;[3] Eugenio, noto per un'iscrizione scoperta a Icekli e databile tra IV e VII secolo;[4] Leone, che assistette al concilio di Nicea del 787;[5] Paolo e Epifanio, che parteciparono al concilio di Costantinopoli dell'879-880 che riabilitò il patriarca Fozio di Costantinopoli.[6] Un anonimo vescovo di Eumenia chiese a Simeone Magistros di scrivere una lettera al patriarca Nicola II Crisoberge a favore della sua Chiesa sottoposta a incursioni e saccheggi; la lettera è datata dopo il 981.[7] Due vescovi, Stiliano e Giannichio, sono documentati da sigilli vescovili, datati al X secolo.

Dal XVIII secolo Eumenia è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 20 dicembre 2001.

Cronotassi

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Vescovi greci

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  • San Trasea †
  • Teodoro † (menzionato nel 381)
  • Eugenio † (IV/VII secolo)
  • Leone † (menzionato nel 787)
  • Paolo † (menzionato nell'879)[8]
  • Epifanio † (menzionato nell'879)[9]
  • Stiliano † (prima metà del X secolo)[10]
  • Giannichio † (prima metà del X secolo)[11]
  • Anonimo † (dopo il 981)

Vescovi titolari

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  • Louis-François Du Plessis de Mornay, O.F.M.Cap. † (26 febbraio 1714 - 26 dicembre 1727 succeduto vescovo di Québec)
  • Erasmo Bortoni † (8 febbraio 1730 - ?)
  • Francesco Agostino de La Roque, B. † (11 settembre 1775 - ?)
  • Giuseppe Maria Alberti † (21 marzo 1843 - 30 ottobre 1851 succeduto vescovo di Sira)
  • Louis-Eugène Regnault † (15 marzo 1852 - 16 dicembre 1852 succeduto vescovo di Chartres)
  • Giovanni Domenico Falconi † (25 giugno 1858 - 25 dicembre 1862 deceduto)[12]
  • Ramón María de San José Moreno y Castañeda, O.Carm. † (22 dicembre 1873 - 22 settembre 1879 nominato vescovo del Chiapas)
  • Isidore-Joseph du Rousseaux † (27 febbraio 1880 - 12 novembre 1880 nominato vescovo di Tournai)
  • Nicola Pace † (12 maggio 1881 - 25 dicembre 1888 deceduto)
  • Laurent Guillon, M.E.P. † (28 dicembre 1889 - 2 luglio 1900 deceduto)
  • William Miller, O.M.I. † (17 settembre 1904 - 9 novembre 1927 deceduto)
  • John Michael McNamara † (16 dicembre 1927 - 26 novembre 1960 deceduto)
  • Theodorus Gerardus Antonius Hendriksen † (21 gennaio 1961 - 20 dicembre 2001 deceduto)
  1. ^ Jean Darrouzès, Notitiae episcopatuum Ecclesiae Constantinopolitanae. Texte critique, introduction et notes, Paris, 1981, indice p. 490, voce Euméneia.
  2. ^ Martirologio Romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, Città del Vaticano, Libreria editrice vaticana, 2004, p. 835.
  3. ^ Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie, p. 893.
  4. ^ Destephen, Prosopographie du diocèse d'Asie, p. 292.
  5. ^ Jean Darrouzès, Listes épiscopales du concile de Nicée (787), in Revue des études byzantines, 33 (1975), p. 46.
  6. ^ Questi due vescovi erano stati ordinati dai due patriarchi in competizione, Ignazio e lo stesso Fozio.
  7. ^ Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, edizione online, nº 31642.
  8. ^ Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, edizione online, nº 26308.
  9. ^ Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, edizione online, nº 21703.
  10. ^ Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, edizione online, nº 27415.
  11. ^ Prosopographie der mittelbyzantinischen Zeit, edizione online, nº 23455.
  12. ^ Anno di morte dalla sua lapide sepolcrale Archiviato il 5 giugno 2006 in Internet Archive. a Capracotta.

Bibliografia

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Collegamenti esterni

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