Governo Menabrea III

12º Governo del Regno d'Italia

Il Governo Menabrea III è stato in carica dal 13 maggio al 14 dicembre 1869[1] per un totale di 215 giorni, ovvero 7 mesi e 1 giorno. Il governo si dimise dopo che il suo candidato alla presidenza della Camera, Adriano Mari, fu sconfitto dall'esponente dell'opposizione Giovanni Lanza.

Governo Menabrea III
StatoBandiera dell'Italia Italia
Presidente del ConsiglioFederico Luigi, Conte Menabrea
(Destra storica)
CoalizioneDestra storica
indipendenti
LegislaturaX
Giuramento13 maggio 1869
Dimissioni19 novembre 1869
Governo successivoLanza
14 dicembre 1869

Compagine di governo

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Appartenenza politica

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Partito Presidente Ministri Totale
Destra storica 1 4 5
Indipendente - 5 5

Situazione parlamentare

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NOTA: Ai tempi del Regno d'Italia, poiché secondo lo Statuto Albertino il governo rispondeva nei fatti al solo Re, la fiducia parlamentare in senso moderno non era obbligatoria (ed in tal senso vari sono stati i casi di formazione di un governo palesemente privo di tale supporto). La prassi di determinare la sopravvivenza dell’esecutivo in base al supporto parlamentare, dunque, si è andata sviluppando solo successivamente, specie con l’ascesa dei partiti di massa e con l’introduzione del sistema proporzionale, in tempi molto più tardi rispetto all’unità, ed ufficialmente solo con la Costituzione della Repubblica Italiana. Per questo motivo, il grafico sottostante espone, secondo ricostruzioni e dichiarazioni, nonché secondo la composizione del governo, l’eventuale supporto che questo avrebbe o ha ottenuto.

Camera Collocazione Partiti Seggi
Camera dei deputati[2] Maggioranza PLC (151), IND (117)
268 / 493
Opposizione DEM (225)
225 / 493

Composizione

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Carica Titolare
Presidenza del Consiglio dei ministri
Presidente
del Consiglio dei ministri
  Federico Luigi, Conte di Menabrea (Destra storica)
Ministero Ministri
Affari Esteri   Federico Luigi, Conte di Menabrea (Destra storica)
Agricoltura, Industria e Commercio   Marco Minghetti
(Destra storica)
Lavori Pubblici   Antonio Mordini (Indipendente)
Interno   Luigi Ferraris
(Destra storica)
(fino al 22 ottobre 1869)
  Antonio Starabba, marchese di Rudinì
(Destra storica)
(dal 22 ottobre 1869)
Pubblica Istruzione   Angelo Bargoni (Indipendente)
Guerra   Ettore Bertolè Viale (Indipendente)
Marina   Augusto Riboty (Indipendente)
Finanze   Luigi Guglielmo Cambray-Digny (Indipendente)
Grazia e Giustizia e Culti   Gennaro De Filippo (Indipendente)
(fino al 26 maggio 1869)
  Michele Pironti (Indipendente)
(dal 26 maggio al 22 ottobre 1869)
  Paolo Onorato Vigliani (Indipendente)
(dal 22 ottobre 1869)
  1. ^ Agenzia Stefani, DISPACCI ELETTRICI PRIVATI - <<Firenze 14 dicembre Oggi il nuovo Gabinetto presta giuramento al Re. Domani il Ministero presenterassi al Parlamento. Assicurasi che Castagnola abbia accettato l'agricoltura.>>, su archiviolastampa.it, La Stampa, 15 dicembre 1869.
  2. ^ Viene riportata la situazione parlamentare solo di questa camera (e non anche del Senato del Regno) poiché, sebbene entrambe partecipino al processo di controllo del rapporto di fiducia con l'esecutivo, per convenzione costituzionale in caso di disaccordo è la decisione della camera bassa a prevalere, risultando essere la posizione ufficiale del Parlamento nella sua totalità.

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