La Scuola danubiana, o Donauschule, è un movimento artistico nato nel territorio austriaco ai primi anni del Cinquecento e propagatosi dapprima in Baviera e poi nel resto della Germania.[1][2]

Albrecht Altdorfer, San Giorgio nella foresta, 1510, Alte Pinakothek, Monaco

Storia e sviluppo

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Stabilizzatosi il suo centro fra Salisburgo, Passavia e Ratisbona, la scuola si impegnò a elaborare una visione innovativa del rapporto fra l'uomo, la natura e le forze misteriose di quest'ultima.[1]

Quindi i pittori della scuola danubiana cercarono di coinvolgere anche tematiche banali, quali l'interno di una stanza, in un'atmosfera cosmica.

La scuola non seguì né una sola linea direttiva e stilistica e nemmeno un unico maestro, sebbene la serie di xilografie dell'Apocalisse di Albrecht Dürer (1498) abbia contribuito in modo determinante alla sua nascita.[1]

Se abitualmente i critici d'arte ritengono che le prime opere uniformate alla nuova tendenza danubiana siano state quelle di Jörg Breu il Vecchio, anche i primi dipinti di Lucas Cranach risalenti all'inizio del Cinquecento, oltre a relazionarsi con la drammaticità e la cosmicità di Dürer, evidenziarono con forte dispiego di forme e sentimenti la fusione uomo-natura.[2] Un altro caposcuola fu Albrecht Altdorfer, capace, con il suo lirismo particolare, di unire atmosfere magiche-misteriose e quotidianità, e di risolvere le passione in una luce fiabesca, così come Wolf Huber, suggestivo e in grado di fondere brutalità realistiche a delicatezze romantiche.[1][2]

Nel disegno si mise in particolare evidenza Urs Graf, mentre, nella scultura, Hans Loy, e soprattutto Hans Leinberger, tentarono di dare una organizzazione alla forma.

La Scuola del Danubio (definizione usata per la prima volta da Thedor von Frimmel nel 1892) è caratterizzata, in sintesi, da un nuovo naturalismo nella raffigurazione del paesaggio e della vegetazione e da una marcata espressività nella deformazione del segno e nell'accensione del colore.[3] Il paesaggio, in questi pittori, assume un valore figurativo autonomo.

La pittura danubiana influenzò quella fiamminga, olandese, spagnola e italiana del centro-nord. Per quest'ultima, basti pensare ad Amico Aspertini in Emilia o a un'opera come la Tempesta di Giorgione

Tra i membri principali della scuola vi furono:

  1. ^ a b c d le muse, IV, Novara, De Agostini, 1964, pp. 77-78.
  2. ^ a b c IL DURER arte ed altro, su ildurer.wordpress.com. URL consultato il 7 luglio 2018.
  3. ^ Arte, Le Garzantine, 2002, pag. 304.

Bibliografia

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  • Stange, Alfred, Malerei der Donauschule, Monaco, Bruckmann, 1971.
  • Stadlober, Margit, Der Wald in der Malerei und der Graphik des Donaustils, Vienna, Böhlau, 2006.
  • (DE) Otto Wutzel, Die Kunst der Donauschule (1490 bis 1540), Linz, 1965.
  • (RU) M. Ya. Libman, Scuola del Danubio, Durer e la sua era, 1972.
  • (DE) Otto Benesh, Nuovo atteggiamento verso la natura. L'arte del Rinascimento settentrionale, 1973.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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