Coordinate: 45°31′08.57″N 9°03′09.24″E

Lura (torrente): differenze tra le versioni

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Versione delle 17:56, 7 apr 2020

Lura
Un tratto del torrente Lura nell'area dell'ex stabilimento Alfa Romeo di Arese
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Lombardia
Province  Como
  Varese
  Milano
Lunghezza46,2 km
Portata media0,8 m³/s[1]
Bacino idrografico120 km²
Altitudine sorgente400 m s.l.m.
Nascea Uggiate-Trevano
45°49′49.04″N 8°57′00.66″E
AffluentiLura di Albiolo, Livescia
Sfociaa Rho nell'Olona
45°31′08.57″N 9°03′09.24″E

Il Lura (la Lura in lingua lombarda) è un torrente della Lombardia che nasce presso il confine italo-svizzero, nel comune di Uggiate-Trevano, a un'altitudine di circa 400 m. Il Lura è il maggior affluente del fiume Olona, in cui confluisce a Rho. Ha una lunghezza totale di 46,2 Km e un bacino idrografico di 120 km². La valle del torrente Lura è tutelata e valorizzata dal Parco delle Sorgenti del Lura e dal Parco del Lura, entrambi parchi locali di interesse sovracomunale.

Etimologia

L'antico nome del Lura era Luira, che probabilmente derivava dal nome proprio di persona antico Lurius[2]. Altra ipotesi vuole che l'etimilogia del nome del torrente sia comune ad altri toponimi chiamati Lora (a Como, Campegine, e Trivero), il cui nome significa "luogo nel fiume, dove c'è una buca nel fondo e l'acqua assai bassa", caratteristriche, tra l'altro, dell'alto corso del Lura[2].

Storia

Percorso della via Severiana Augusta

In origine il Lura non era un affluente dell'Olona, ma del Bozzente. Infatti non sempre il Bozzente è confluito nell'Olona: in origine aveva in alveo autonomo che lo portava a raccogliere le acque del Lura e a dirigersi verso Milano confluendo poi nel Merlata.

L'Olona, originariamente, all'altezza di Lucernate, frazione di Rho, proseguiva lungo il suo alveo naturale piegando verso sud e attraversando la moderna Settimo Milanese per poi passare a diversi chilometri da Milano percorrendo in seguito l'alveo dell'Olona inferiore o meridionale e sfociare nel Po a San Zenone[3]. L'Olona fu deviato dagli antichi Romani verso Milano a causa del fabbisogno d'acqua della popolazione della città, diventata molto numerosa con il passare dei secoli: il modesto regime idrico di Seveso e Merlata non era infatti più sufficiente a soddisfare le loro necessità.

L'Olona fu deviato verso Milano anche per un altro motivo: avere un corso d'acqua che costeggiasse interamente la via Severiana Augusta, antica strada romana che congiungeva Mediolanum (la moderna Milano) con il Verbannus Lacus (il Lago Verbano, ovvero il Lago Maggiore[4]). Parte del tracciato della via Severiana Augusta, che venne utilizzato anche nel Medioevo e nei secoli seguenti, fu ripreso da Napoleone Bonaparte per realizzare la strada statale del Sempione[5][6].

Gli antichi Romani reputarono fondamentale avere una via d'acqua che costeggiasse la via Severiana Augusta per dare un cospicuo incremento ai commerci lungo questa strada, soprattutto considerando il maggiore carico trasportabile sui barconi fluviali rispetto al semplice trasporto terrestre[7]. L'opera di deviazione dell'Olona verso Milano venne realizzata in concomitanza alla costruzione della via Severiana Augusta, ovvero nei primi anni dell'Era volgare, cioè tra la fine dell'era repubblicana e i primi decenni dell'età imperiale romana[8].

Il nuovo alveo artificiale dell'Olona fu scavato ex novo solo per un breve tratto: giunti a Rho al torrente Bozzente, i progettisti allargarono il suo letto per poter accogliere una maggior portata d'acqua, quella dell'Olona. A monte il Bozzente attraversava il centro di Cislago, sfiorava quello di Gerenzano, lambiva Uboldo e si perdeva nei boschi tra Origgio e Lainate.

Area boschiva a Origgio

Infatti solo in periodi di grandi piogge il Bozzente riceveva l'apporto del Gradeluso (a sua volta ingrossato dal Fontanile di Tradate), ingrossandosi maggiormente, raggiungendo l'alveo che poi sarebbe diventato quello dell'Olona e che era, in regime normale, in secca. In regime di piena il Bozzente proseguiva poi il suo corso raccogliendo le acque del Lura dirigendosi verso Milano. L'antico corso del Bozzente era di fatto una strada, che in tempi di piogge copiose poteva accogliere le acque in eccesso del torrente.

Normalmente Gradeluso, Fontanile di Tradate e Bozzente non si univano fra loro. Il primo spagliava nei pressi della Cascina Massina di Cislago, il secondo nei Boschi Ramascioni di Gorla Minore. Con le piogge i paesi di Cislago, Gerenzano, Uboldo, Origgio e Lainate erano sovente rovinosamente colpiti dalle piene, per questo si cercò più volte di modificare il percorso dei tre torrenti (il Bozzente, il Gradeluso e il fontanile di Tradate).

Nelle carte di san Fedele di Como, riordinate da Santo Monti nel 1913, in un atto datato 1274 il Lura è ricordato come fiume Lonezia. Nel 1322 negli atti di un giudizio davanti ai Giureconsulti di Como appare quale coerenza di proprietà ed è chiamato Lovetiam. I termini però potrebbero riferirsi anche al suo affluente, chiamato Livescia che confluisce nella Lura tra Fino Mornasco e Cadorago. Il torrente dà il nome ai comuni di Lurate Caccivio e Lurago Marinone.

Comuni attraversati

I comuni attraversati dal Lura sono

Geografia e qualità delle acque

Torrente Livescia, affluente del torrente Lura
Sottobacino Valle del torrente lura

La gestione di un fiume è materia molto complessa e chiama in causa disparate funzioni e competenze, che in passato hanno faticato a lavorare in coordinamento fra loro, sicché Regione Lombardia ha proposto, prima fra tutte in Italia, di sottoscrivere un contratto che contenesse gli obiettivi di riqualificazione e gli impegni di ciascuno. Questo contratto raccoglie quindi tutti i progetti messi in campo, le risorse economiche disponibili e traccia un percorso per conseguire nel tempo il miglioramento di tutto il bacino: il Contratto di Fiume - Contratto di Fiume Olona Bozzente Lura.

Il torrente Lura, che attraversa le province di Como, di Varese e di Milano e confluisce nell'Olona a Rho, fa parte del Bacino del Po ed è emblematico per i complessi problemi di inquinamento e di variabilità delle portate idriche in un ambito fortememente antropizzato. Il Progetto Strategico di Sottobacino del Torrente Lura costituisce un Piano di Azione portato come esempio di riferimento a livello nazionale.

Nello specifico, il corso della Lura può essere suddiviso in tratti caratterizzati da condizioni molto diverse tra loro. Nel tratto iniziale da Uggiate-Trevano a Olgiate Comasco, la Lura e i suoi affluenti (in particolare la Lura di Albiolo e il torrente Livescia) sono caratterizzati da buona naturalità e da portate quasi sempre presenti, con una portata media in tempo secco di circa 0,100 m³/s, tranne che nei periodi di più scarsa piovosità. Nelle piccole rogge che vanno a formare la Lura di Albiolo è ancora possibile rinvenire il gambero di fiume. In generale, le comunità di invertebrati e l'ittiofauna sono, in questa zona, ricche e ben strutturate.

Tra Olgiate Comasco e Lurate Caccivio, nella zona dove il torrente scende dalle colline moreniche nella pianura, la maggior parte dell'acqua presente in alveo s'infiltra nel sottosuolo, lasciando l'alveo in secca per lunghi periodi nel tratto compreso nei comuni di Lurate Caccivio e Bulgarograsso. Tale fenomeno si è aggravato negli ultimi anni, sia a causa del mutamento climatico, sia perché le aree dove erano presenti numerose torbiere e prati umidi, che avevano una grande capacità di trattenere le piogge più intense, sono state urbanizzate anche in anni recentissimi. Questi ambienti di sorgente sono quindi oggi parzialmente incapaci di trattenere l’acqua e restituirla lentamente.

Da Guanzate in poi, invece, le condizioni cambiano radicalmente. Il torrente riceve gli effluenti di vari impianti di depurazione: a Bulgarograsso, a Fino Mornasco nell'affluente Livescia e, molto più a valle, a Caronno Pertusella. Essi, da un lato, garantiscono portate sempre presenti in alveo ma, dall'altro, anche a causa dello scarso o nullo potere diluente delle portate naturali, sono causa di profonde alterazioni delle caratteristiche chimico-fisiche delle acque e, di conseguenza, nelle biocenosi acquatiche. Le acque, da Guanzate in poi, sono influenzate in particolare dallo scarico del depuratore gestito da Alto Lura srl in Comune di Bulgarograsso e da quello gestito da Lariana Depur spa in Comune di Fino Mornasco. I descrittori chimico-fisici denotano una situazione di forte compromissione (specie durante le piene quando si attivano gli sfioratori delle reti fognarie).

La Valle del Torrante Lura tra Guanzate e Saronno è molto incisa e l’acqua riesce a rimanere nel proprio alveo, o al massimo a spagliare in alcuni prati e boschi. L'ittiofauna è presente con radi esemplari di vairone, mentre le comunità di invertebrati bentonici sono semplificate e costituite unicamente da taxa tolleranti dell'inquinamento.

Valle del torrente Lura

A Saronno il fiume scorre fra due stretti muri ed è in parte coperto. Basta poca acqua in eccesso alla capacità di deflusso dell'alveo artificiale che tutta la parte bassa della città viene sommersa, soprattutto nella zona dell’Ospedale. Tra Saronno ed il Canale Villoresi il Lura è sostanzialmente a piano campagna, con una larghezza di alveo assai modesta. Attraversa le aree industriali di Caronno Pertusella e Lainate, con ponti e strettoie di ogni tipo. Per questo, in caso di piena, allaga le campagne circostanti, specie verso Lainate, e molte aree industriali e residenziali. La portata, in tempo asciutto in chiusura di bacino, è di circa 0,800 m³/s, in massima parte derivanti dallo scarico dell'impianto di depurazione Lura Ambiente spa, a Caronno Pertusella.

Tra il Canale Villoresi e l'Autostrada dei Laghi A8, il torrente Lura è stato recentemente risagomato grazie all’intervento di riqualificazione dell'area Ex Alfa Romeo tra Lainate, Arese, Rho e Garbagnate Milanese; l'intervento rappresenta un interessante esempio di riqualificazione da canale a fiume. Il progetto di sistemazione delle aree dismesse Ex Alfa Romeo prevede per le nuove opere “l’invarianza idraulica”, ovvero il totale annullamento di apporti idrici di pioggia al torrente.

Giunta a Rho, la Lura attraversa la periferia orientale della città, progressivamente costretto in ambiti via via minori e di dimensione variabile, parte fra muri spondali, parte interrati; a circa metà del percorso urbano, in centro a Rho, è posta Ia derivazione verso il Canale Scolmatore Nord Ovest (CSNO) che sposta le acque in Ticino. e confluisce nell'Olona, nei pressi del quartiere San Michele.

Dal 2014 è stata avviata la progettazione della Ciclovia Olona Lura, un itinerario cicloturistico di 165 km, metà lungo il fiume Olona e metà lungo il torrente Lura (facente parte dello stesso bacino idrografico). Questa infrastruttura leggera metterebbe in connessione tutti i Parchi locali di interesse sovracomunale presenti lungo il bacino. Inoltre l'itinerario cicloturstico lungo la Valle del torrente Lura è parte dell'itinerario EuroVelo 5.

Affluenti

Quasi tutti gli affluenti del Lura sono caratterizzati da una portata estremamente torrentizia, a cui si alternano periodi di magra e periodi di piena. Alcuni, come la roggia Murella, presentano periodi di secca quasi assoluta e periodi di inondazioni.

  • Riale
  • Fossato
  • Livescia
  • Roggia Murella

Note

  1. ^ a Lomazzo; a Rho 1,3 m³/s
  2. ^ a b Un torrente al femminile, su parcolura.it. URL consultato il 23 marzo 2018.
  3. ^ Autori vari, p. 20.
  4. ^ Autori vari, p. 14.
  5. ^ Autori vari, p. 15.
  6. ^ D'Ilario, p. 83.
  7. ^ Ferrarini, p. 21.
  8. ^ Autori vari, p. 22.

Bibliografia

Voci correlate

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