Santo Stefano di Briga: differenze tra le versioni

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'''Santo Stefano di Briga''' è una [[frazione]] collinare della I Circoscrizione del comune di [[Messina]], posta a circa 16 km a [[Sud]] dal centro cittadino, nella vallata attraversata dal [[torrente]] [[Santo Stefano]].
'''Santo Stefano di Briga''' è una [[frazione]] collinare della I Circoscrizione del comune di [[Messina]], posta a circa 16 km a [[Sud]] dal centro cittadino, nella vallata attraversata dal [[torrente]] [[Santo Stefano]].<br> Fino al [[1927]] [[comune]] autonomo, poi inglobato nel territorio del comune di [[Messina]].<br> Il paese si raggiunge per mezzo della stretta ed obsoleta [[Strada Provinciale]] n°[[36]], che dal bivio di Ponte Santo Stefano, passa gli abitati di [[Santa Margherita (Messina)|Santa Margherita]] e [[Santo Stefano Medio]], giungendo infine a Santo Stefano di Briga dopo circa [[4]] km.<br> Pur essendo da anni oggetto di studio di varianti e di allargamenti, la strada è rimasta la stessa dal [[secondo dopoguerra]].
Fino al [[1927]] [[comune]] autonomo, poi inglobato nel territorio del comune di [[Messina]].


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== Storia ==
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Sorto presumibilmente in periodo [[Arabo]]/[[Normanno]] nel [[IX secolo]], si sviluppo attorno ad una "grangia" bizantina, che aveva nella chiesa di contrada "Bruca" il suo punto di riferimento.<br> La coltivazione del [[gelso]] e nell'allevamento del [[baco da seta]], fece fiorire un'attività serica di grande qualità.<br> La rivolta antispagnola del 1674-78 portò alla confisca del territorio e la successiva vendita a dei signorotti locali, che diedero spazio alla coltivazione degli [[agrumi]] a scapito di quella del [[gelso]], che decadde.
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== Arte ==
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Versione delle 20:40, 25 ago 2008

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Santo Stefano di Briga è una frazione collinare della I Circoscrizione del comune di Messina, posta a circa 16 km a Sud dal centro cittadino, nella vallata attraversata dal torrente Santo Stefano.
Fino al 1927 comune autonomo, poi inglobato nel territorio del comune di Messina.
Il paese si raggiunge per mezzo della stretta ed obsoleta Strada Provinciale36, che dal bivio di Ponte Santo Stefano, passa gli abitati di Santa Margherita e Santo Stefano Medio, giungendo infine a Santo Stefano di Briga dopo circa 4 km.
Pur essendo da anni oggetto di studio di varianti e di allargamenti, la strada è rimasta la stessa dal secondo dopoguerra.


Il toponimo

Il suo nome deriva da Stephanus, il priore della chiesa basiliana di Santa Maria e San Costantino edificata in contrada "Bruca" (dal quale deriva il termine "Briga") e distrutta agli inizi del XVII secolo da un'alluvione.
Conosciuto dai locali con la denominazione di Soprano (dal latino supranus = più alto, superiore, situato al di sopra di ) per la sua collocazione geografica sovrastante le due limitrofe frazioni di Santo Stefano Medio e Santa Margherita.

Storia

Sorto presumibilmente in periodo Arabo/Normanno nel IX secolo, si sviluppo attorno ad una "grangia" bizantina, che aveva nella chiesa di contrada "Bruca" il suo punto di riferimento.
La coltivazione del gelso e nell'allevamento del baco da seta, fece fiorire un'attività serica di grande qualità.
La rivolta antispagnola del 1674-78 portò alla confisca del territorio e la successiva vendita a dei signorotti locali, che diedero spazio alla coltivazione degli agrumi a scapito di quella del gelso, che decadde. La peste del 1743 mietè numerose vittime, mentre il terremoto del 1908 non procurò danni particolari al villaggio.


Arte

Manifestazioni religiose

Eventi folkloristici

Luoghi di Culto

  • Chiesa dell'Immacolata;
  • Statua dell'Immacolata;
  • Chiesa della Madonna della Vena;
  • Chiesa di San Gaetano;
  • Chiesa di San Giovanni Battista;
  • Chiesa di Santa Lucia;

Patrimonio artistico

  • Chiesa di San Rocco;
  • Monumento ai Caduti.

Abitanti illustri

Collegamenti esterni

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