Oscar Neumann: differenze tra le versioni

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Nel [[1903]] ha fatto parte di un'ulteriore spedizione africana che dalla [[Somalia]] si è spinta, attraverso le coste dell'[[Etiopia]], in [[Sudan]]<ref>Cfr. O. Neumann, ''From the Somali coast through Ethiopia to the Sudan'', in «The Smithsonian report for 1903», Government printing Office, [[Washington]] 1903, pp. 775-792.</ref>.
Nel [[1903]] ha fatto parte di un'ulteriore spedizione africana che dalla [[Somalia]] si è spinta, attraverso le coste dell'[[Etiopia]], in [[Sudan]]<ref>O. Neumann, ''From the Somali coast through Ethiopia to the Sudan'', in «The Smithsonian report for 1903», Government printing Office, [[Washington]] 1903, pp. 775-792.</ref>.


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Versione delle 15:41, 8 feb 2014

Oscar Rudolph Neumann (Berlino, 3 settembre 1867Chicago, 17 maggio 1946) è stato uno zoologo e ornitologo tedesco, particolarmente noto per aver descritto la specie del camoscio d'Abruzzo.

Biografia

Neumann ha compiuto numerosi viaggi in Africa, in particolare tra il 1892 ed il 1894, descrivendo nuove specie africane, fra le quali lo Struthio camelus massaicus. Per due anni ha soggiornato in Somaliland con il collega Carlo von Erlanger.

Nel 1889, di passaggio a Genova, ha osservato nel locale museo di storia naturale un esemplare di camoscio, cui, registrando le differenze con altre specie, ha dato il nome di Rupicapra pyrenaica ornata[1], come successivamente confermato, tra gli altri, da Lorenzo Camerano[2].

Nel 1903 ha fatto parte di un'ulteriore spedizione africana che dalla Somalia si è spinta, attraverso le coste dell'Etiopia, in Sudan[3].

Dal 1941, per sfuggire alle persecuzioni degli ebrei durante il nazismo, si è trasferito a Chicago, dove ha concluso la sua vita dirigendo il Field Museum[4].

Note

  1. ^ La sua nota, dal titolo Die Gemse der Abruzzen, von Oscar Neumann, pubblicata in tedesco negli «Annali del Museo Civico di Storia Naturale di Genova», s. II, vol. XX, del 20 dicembre 1899, è stata tradotta in italiano e per intero pubblicata in E. Sipari, Relazione Sipari (1926), rist. an. a cura dell'Ente Autonomo Parco Nazionale d'Abruzzo, Roma 1997, pp. 30-32.
  2. ^ Cfr. L. Camerano, Ricerche intorno ai camosci, parte III, Bocca, Torino 1915.
  3. ^ O. Neumann, From the Somali coast through Ethiopia to the Sudan, in «The Smithsonian report for 1903», Government printing Office, Washington 1903, pp. 775-792.
  4. ^ B. Beolens - M. Watkins - M. Grayson, The Eponym Dictionary of Mammals, Johns Hopkins University, Baltimora 2009, p. 292
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