Società Italiana Servizi Aerei: differenze tra le versioni

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Versione delle 06:00, 13 ott 2015

Società Italiana Servizi Aerei
Stato
Fondazione
Chiusura1934

La Società Italiana Servizi Aerei (S.I.S.A.) era una compagnia aerea italiana fondata nei primi anni venti. Attiva anche nella formazione dei piloti di idrovolante fu la prima azienda di trasporto aereo passeggeri ad essere fondata su territorio italiano e la prima ad effettuare voli regolari di linea.[1].

Storia

La "S.I.S.A." viene fondata nel 1921 a Lussinpiccolo (oggi in Croazia) dai fratelli Callisto ed Alberto Cosulich, già proprietari della "Fratelli Cosulich", importante impresa armatoriale di Monfalcone, e già fondatrice e proprietaria del "Cantiere Navale Triestino" (oggi "Fincantieri"), con lo scopo di gestire una scuola di volo per piloti di idrovolanti civili e militari, oltre che per effettuare voli turistici tra Venezia e Portorose.

Nel 1924 iniziano a svolgersi, con una certa regolarità, i voli di collegamento tra Venezia e Trieste che servono all'azienda per acquisire dati ed informazioni circa i costi ed i mezzi da utilizzare.

Il 1º aprile 1926 viene ufficialmente inaugurata la linea Trieste-Torino-Trieste con un volo dimostrativo di due coppie di idrovolanti, rispettivamente e contemporaneamente in partenza da Torino e Venezia, con i quali si promette il raggiungimento della destinazione in un solo giorno.[2]

Inaugurazione della linea Torino-Venezia nel 1926, l'aereo un CANT 10.

In verità, durante questo primo volo, gli inconvenienti tecnici non mancheranno e solamente uno dei quattro velivoli riuscirà a compiere l'impresa nel tempo stabilito. Nello stesso anno la linea diviene Trieste-Torino-Trieste, con scali intermedi a Venezia, Adria, Ostiglia, Casalmaggiore, Piacenza, Pavia e Casale Monferrato.

All'inizio dell'attività della SISA per il servizio venivano utilizzati quattro idrovolanti "CANT 10 ter" che avevano la possibilità di trasportare 5 passeggeri, oltre al pilota. Per l'attività di scuola venivano impiegati invece i CANT 7, ed il secondo prototipo del trimotore CANT 6. Un CANT 7 venne successivamente destinato a servizio di linea.

La cadenza del collegamento era trisettimanale, con scali "a richiesta" nei principali porti fluviali del Po che, sostanzialmente, costituiva il tragitto obbligato. Il prezzo fissato era di 350 lire, e nonostante il costo elevato l'aviolinea ottenne un notevole successo.

Il 15 ottobre dello stesso anno vennero attivato anche le tratte tra le città di Trieste, Pola, Zara e Ancona.

Con il consolidamento e l'espansione delle attività della SISA iniziò anche il rinnovamento del parco velivoli. I CANT 7 per l'addestramento vennero sostituiti dai CANT 18, mentre a partire dal 1928, dopo un impiego a scopo di test sulla tratta Brindisi-Valona, il trimotore CANT 22 iniziò man mano a prendere il posto dei CANT 10.

All'inizio degli anni trenta iniziò la fase di concentrazione delle compagnie aeree italiane, ed anche la SISA rimase coinvolta in questo processo, venendo assorbita dalla statale Società Aerea Mediterranea, che nel 1931 aveva già acquisito la Società Anonima Transadriatica. La riorganizzazione della SAM portò, il 28 agosto 1934 alla formazione dell'Ala Littoria.

Da quel momento la storia della SISA si fuse con quella della principale compagnia aerea italiana, fino al 1940, quando le diverse linee aeree italiane vennero militarizzate, venendo inquadrate nei Servizi Aerei Speciali (SAS).

I servizi aerei commerciali ripresero le attività nel 1946. Oltre alle nuove linee aeree, come Alitalia e LAI che si affacciavano sul mercato, ripresero le attività alcune delle compagnie storiche, compresa la SISA. La nuova SISA proseguì i suoi servizi, fino al 1949; anno in cui venne assorbita dalla Avio Linee Italiane, formando la ALI Flotte Riunite.

Note

  1. ^ Paolo Ferrari, L'aeronautica italiana: una storia del Novecento, Milano, Franco Angeli, 2004, pag.73
  2. ^ Giorgio Rocchi, 1926: Decollano le prime Linee Aeree Italiane, su Associazione Filatelico-Numismatica La Lanterna - Genova, http://www.lanternafil.it/, 6 gennaio 2008. URL consultato il 29 aprile 2012.

Bibliografia

  • Paolo Ferrari, L'aeronautica italiana: una storia del Novecento, Franco Angeli, Milano, 2004
  • Carlo D'Agostino, Rino Romano, L'aeronautica a Monfalcone (PDF), in Bisiacaria , 2009, 10-13. URL consultato il 29 aprile 2012.

Voci correlate

Collegamenti esterni

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