Flauti
I flauti, detti anche aerofno poi flauti, specialmente globulari, costruiti in altri materiali: un esempio sono le ocarine, fabbricate in terracotta.
Origini e caratteristiche
Il flauto è lo strumento musicale più antico insieme alla cetra. Il primo flauto ebbe la denominazione di "siringa" e nacque in Cina, ma il nome gli fu dato dai Greci per onorare l'omonima ninfa. Gli stessi inventarono poi il monaulo, il diaulo, il plagiaulo e il sambuco; gli Etruschi, invece, il subulo.[1]
Tipi di flauto
All'interno della famiglia dei flauti, si possono distinguere tre principali categorie: i flauti dritti, i flauti traversi e i flauti con imboccatura a un'estremità.
Flauti dritti
Tra i vari flauti, i "flauti dritti" (codice HS 421.2), detti anche "flauti a becco" dato che alcuni hanno un'imboccatura a forma di becco di uccello, oppure "flauti dolci", sono i più comuni; sono flauti diritti e a cavità aperta in cui si varia la lunghezza della colonna d'aria risuonante mediante l'apertura e la chiusura dei fori. Tuttavia, poiché in questa categoria possono essere inseriti anche tipi di flauto che non hanno necessariamente un'imboccatura "a becco" né un suono delicato e "dolce", una definizione alternativa potrebbe essere "flauto a blocco" (dal tedesco Blockflöte) o, eventualmente, "flauto ad anima" (in tedesco Kern(spalt)flöte), ma di norma né l'una né l'altra espressione è usata in italiano.[2]
Esempi sono: flauto dolce, flagioletto, tin whistle (o pennywhistle), fischietto, friscaletto. Rientrano nei flauti dritti anche l'ocarina e il corno di camoscio (o gemshorn), in quanto flauti globulari provvisti di fessura.
Flauti traversi
I "flauti traversi" (codice HS 421.12) sono invece caratterizzati dalla mancanza di un labium e dal fatto di essere tenuti "di traverso" rispetto all'esecutore, in genere alla sua destra. Tipicamente, i flauti traversi adottano chiavi per la chiusura dei fori di intonazione, a differenza degli altri tipi, in cui i fori vengono normalmente chiusi direttamente tramite il polpastrello delle dita.
Esempi sono: ottavino, flauto soprano, flauto traverso, flauto d'amore, flauto contralto, flauto basso, flauto contrabbasso, flauto subcontrabbasso, flauto iperbasso, fiffaro, dizi, Irish flute.
Flauti con imboccatura a un'estremità
I "flauti con imboccatura a un'estremità" (codice HS 421.11) mancano anch'essi del labium: l'esecutore soffia direttamente l'aria contro il bordo affilato all'estremità superiore aperta del flauto.
Esempi sono: pifilca, flauto di Pan.
Uso storico
Gli Spartani ne fecero uso peculiare. Infatti, nell'esercito spartano il ritmo degli opliti era dettato dal suono del flauto, ritenuto più adatto di altri, a mantenere l'ordine e la concentrazione dei soldati in battaglia.[3] Peraltro, lo stesso uso in battaglia ne facevano i Lidi.[4]
È attestata la presenza di flautisti nell'antica Roma che presenziavano durante i sacrifici agli dei.[5]
Gaio Sempronio Gracco, fratello minore del più noto Tiberio, durante le proprie orazioni pubbliche, si faceva coadiuvare da un suonatore di flauto, cui accordare la propria voce a seconda del tono che doveva assumere l'orazione.[6]
Note
- ^ Flauto: le origini, su Focus junior. URL consultato il 16 febbraio 2022.
- ^ Flagioletto francese [collegamento interrotto], su bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it, Istituto per i beni artistici, culturali e naturali dell'Emilia-Romagna. URL consultato il 10 settembre 2009.
- ^ Aulo Gellio, Noctes Atticae, I, 11, 1-4
- ^ Aulo Gellio, Noctes Atticae, I, 11, 7
- ^ Aulo Gellio, Noctes Atticae, I, 12, 8
- ^ Aulo Gellio, Noctes Atticae, I, 11, 10-16
Altri progetti
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- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «flauti»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sui flauti
Collegamenti esterni
- (EN) flute, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
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