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Anita #5

Una festa in nero

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Torino, 1935. I fari della Balilla Spider Sport fendono il buio della notte. Il fatto che al volante ci sia una donna potrebbe sembrare strano, ma non se si tratta di Anita. Sono mesi, infatti, che fa cose poco consone, per non dire disdicevoli, sicuramente proibite. Come rimandare il matrimonio con Corrado solo per il desiderio di lavorare. Oppure scrivere, sotto lo pseudonimo di J.D. Smith, racconti gialli ispirati a fatti di cronaca per portare un po’ di giustizia dove ormai non ne esiste più. Un segreto che condivide con Sebastiano Satta Ascona, direttore della rivista «Saturnalia». E a essere sinceri scrivere non è l’unica cosa proibita che fanno insieme... Ma ora qualcosa è cambiato, ed è il motivo per cui Anita si trova a bordo di una macchina. Qualcuno ha iniziato a seguirli, e con le spie meglio non scherzare, di questi tempi. Meglio fare quello che chiedono. Anche se non è giusto. Anche se le richieste minacciano di stravolgere l’esistenza pacifica degli amici più stretti: la saggia Clara, l’irriverente Candida, la dolce Diana, l’affascinante Julian, il ribelle Rodolfo e, ovviamente, Sebastiano. Il suo Sebastiano. Perché vivono in anni così difficili? Perché non possono fidarsi di nessuno? Perché non smettono di attirare attenzioni indesiderate? Anita non ha le risposte, ma i protagonisti delle storie gialle che ha imparato ad amare la esorterebbero a non avere paura. Perché il pericolo è il sale della vita. Eppure, Anita non è abituata a fuggire. Non è abituata a mentire. All’improvviso, si trova in uno dei racconti di J.D. Smith, e non ha la minima idea di come potrà andare a finire.
Stampa, librai, lettori: tutti amano Alice Basso e, grazie al passaparola, i suoi romanzi diventano grandi bestseller. Ecco a voi un nuovo romanzo con protagonista Anita, sempre più coraggiosa e spericolata. L’amore la travolge, l’amicizia la commuove, le responsabilità la fanno crescere e il destino la mette alla prova come non mai. Come una vera eroina della letteratura.

320 pages, Kindle Edition

Published April 23, 2024

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About the author

Alice Basso

26 books512 followers
Alice Basso è nata nel 1979 a Milano e ora vive in un ridente borgo medievale fuori Torino.
Lavora in una casa editrice.
Nel tempo libero finge di avere ancora vent'anni e canta in una band di rock acustico per cui scrive anche i testi delle canzoni. Suona il sassofono, ama disegnare, cucina male, guida ancora peggio e di sport nemmeno a parlarne.

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Community Reviews

5 stars
366 (65%)
4 stars
138 (24%)
3 stars
49 (8%)
2 stars
6 (1%)
1 star
1 (<1%)
Displaying 1 - 30 of 122 reviews
Profile Image for Flami.
65 reviews4 followers
April 29, 2024
Il quarto capitolo della saga aveva alzato l'asticella a un livello difficilmente raggiungibile. Il precedente libro mi aveva coinvolta a tal punto che ricordo di aver provato fisicamente dolori al petto, difficoltà respiratorie (suspance o ansia?), crisi di astinenza da mancanza di libro e una miriade di emozioni che si sono manifestate attraverso urletti a ultrasuoni.

Ma ora, veniamo al quinto libro di Anita Bo.
Se la prima metà mi ha fatto agitare i piedi sotto le coperte e ridacchiare come una bimba nei vagoni della metro (sì, il libro in vendita da neanche 12h era talmente coinvolgente che l'ho letto addirittura in piedi nella metro. A Roma. Durante l'ora di punta), la seconda parte mi ha prosciugata. Da pagina 240 i miei dotti lacrimali hanno sfondato gli argini e ho iniziato a tirare su col naso. A pagina 297 ero lì che singhiozzavo. Adesso (sono le 4 di notte, per la cronaca) non sono sicura neanche di aver smesso del tutto.

Quindi, dopo questa premessa, cosa posso dire? Se volete fare un regalo speciale a qualcuno, questo libro (e l'intera saga, ma in particolare gli ultimi due libri) è il regalo più bello che possiate fare. Specialmente in questi tempi in cui il passato sembra svanire come fumo, cambiare colore e forma, e si è persa memoria di tante cose.

Anita Bo, nei suoi libri che sono un crossover (ho imparato anche io!) tra il giallo e il rosa, insegna cosa vuol dire vivere e amare. Anita e Sebastiano, insieme, insegnano cosa vuol dire combattere per ciò in cui si crede, per ciò che è giusto. Per i diritti, per la libertà. Per l'amore, in qualsiasi forma e sotto qualsiasi declinazione. E la cosa più bella è che, oltre a farlo con le parole, con la carta e con i libri, lo fanno con le azioni e le intenzioni. Grazie per questi personaggi indelebili.

Come nel quarto libro, uno degli elementi che più mi ha emozionata è il modo in cui è descritta la società e la vita fascista degli anni Trenta. Alice Basso ha la capacità di descrivere le cose per quelle che erano con ironia, sarcasmo e un tono pungente, ma anche con passione e un pizzico di rabbia. E lo fa anche insegnando.

Era così, mi viene da dire, era così il mondo. Noi siamo fortunate adesso che possiamo lavorare e studiare. Che possiamo scegliere di fare ciò che vogliamo. Di fare figli. Il mondo, fino a poco tempo fa, non lasciava scelta a nessuno. Non alle donne. Non agli uomini. E neanche ai bambini. Non lasciava modo di pensare, solo di seguire.

Questi libri mi hanno fatto un regalo. Adesso, pensando a quell'epoca, non provo più solo rabbia. Penso che lì, da qualche parte, un'Anita e un Sebastiano devono esserci stati, e io devo essere fiera di questo.

Gli ultimi capitoli sono stati perfetti. Ho pianto tutte le mie lacrime ma li ho amati e non avrebbero potuto essere più belli di così.

Mettendo da parte le emozioni per cose più serie.
Signora Alice Basso, qui mi rivolgo a lei (se mai leggerà questa umile recensione). Lei lo sa cosa mi ha regalato a partire da pagina 128? Una delle gioie letterarie più grandi della mia vita di lettrice, una cosa che aspettavo fremente dal momento in cui, nel libro uno, ho letto *quei due nomi*. Proprio quei due. E me li sono immaginati vicini. Grazie.


--> Se ti piacciono le mie recensioni, vieni a dare un'occhiata al mio Bookstagram: mi trovi come marginalia.tales! Grazie!
Profile Image for Eva Gavilli.
423 reviews108 followers
September 8, 2024
Trama/Plot ⭐⭐⭐⭐⭐
Personaggi/Characters ⭐⭐⭐⭐⭐
Stile/Style ⭐⭐⭐⭐⭐
Lacrime 😭😭😭😭

Ma non si possono dare 10 stelle?!? Non poteva esserci conclusione migliore per una delle saga migliori degli ultimi anni! Un libro stupendo, affascinante, coinvolgente. Si ride molto – con Alice Basso è impossibile non farlo – ma soprattutto si piange, e lo si fa a dirotto: si piange per quello che è stato e si piange per quello che avrebbe potuto essere ma che non è stato a causa dell'imbecillità dei fascisti. Lo posso dire con parole mie e per niente politically correct? Lo dico...il fascismo è stato – ed è tuttora – un schifo, una merda, un cosa rivoltante e disgustosa, da combattere allora, ora e sempre nei secoli dei secoli.
***
Please, may I give 10 stars?!? There couldn't be a better conclusion to one of the best sagas of recent years! A wonderful, fascinating, engaging book. We laugh a lot - with Alice Basso it's impossible not to – but, above all, we cry, and we do it a lot: we cry for what was and we cry for what could have been, but wasn't due to imbecility of the fascists. Can I say it in my own words and not at all politically correct? I say it... fascism was - and still is - disgusting, shit, a revolting and disgusting thing, to be fought then, now and forever and ever.
Profile Image for Frenchy✨.
12 reviews
April 25, 2024
Quando a settembre 2020 la mia migliore amica mi ha prestato “Il morso della vipera” non avevo grandi aspettative. Ero fortemente incuriosita dalla trama e incredibilmente affascinata dall’ambientazione storica, questo certamente, ma non sapevo ancora che avevo per le mani il libro che avrebbe segnato l’inizio di una bellissima storia d’amore.
Perché io ad Anita voglio proprio bene. Non nel senso che è un personaggio nel quale mi ci rivedo, che trovo costruito in maniera intelligente e che ha compiuto nell’arco di cinque volumi una meritatissima crescita. Questo cose sono fondamentalmente verissime, ma io ad Anita voglio proprio bene perché rappresenta tutto quello che di positivo ritrovo nelle donne della mia vita. Ad Anita voglio bene perché la me dodicenne se avesse potuto desiderare di diventare come un personaggio di fantasia avrebbe scelto lei tra tutti. Ad Anita le voglio bene perché in modi assurdi e bizzarri lei è proprio me. E si è meritata una vita ricca di avventura, di azione, di pericolo, ma anche di amore, di amicizia, di risate e di fiducia.

PS. Alice Basso, se mai leggerai questa recensione ti prego vieni a Roma a fare una presentazione te lo chiedo in ginocchio, oppure regalami un altro personaggio che mi faccia ricordare quanto è incredibile sentirsi vivi.

PPS. Ho pianto tutte le mie lacrime.

PPPS. Candida, Clara, Diana, Mariele, Mavi, Sebastiano, Corrado, Ottavio, Muzio, Julian, siete la mia famiglia letteraria preferita.
Profile Image for Annabella.
858 reviews
April 25, 2024
Ho pianto, miseriaccia. E leggerla oggi definizione di mazzata emotiva
Profile Image for Elena Sangalli.
8 reviews1 follower
April 26, 2024
Quinto fantastico romanzo della saga di Anita. Si ride, si piange, ci si arrabbia… arrivata all’80% all’1 di notte non ho potuto più fermarmi, dovevo per forza vedere cosa succedeva poi. Trovo molto simbolico anche averlo finito proprio il 25 aprile…
Profile Image for Anna Realini.
74 reviews2 followers
April 26, 2024
Una lettura perfetta per il 25 aprile. Alice Basso è geniale, farlo uscire il 23, in un periodo storico non propriamente idilliaco, è stato fantastico. Degna conclusione di una saga stupenda.
Profile Image for Georgiana 1792.
2,134 reviews141 followers
June 16, 2024
Ultimo romanzo della serie dedicata ad Anita Bo, la dattilografa che vive a Torino nell'Italia fascista del 1935.
Fin da quando - non ricordo se dal secondo o dal terzo volume - avevo saputo che
Profile Image for Francesca Vallicelli.
534 reviews10 followers
July 3, 2024
E siamo giunti alla fine di questa serie.
Dopo Vani, l’impresa era ardua. Il primo volume non mi ha fatto impazzire, benché ami molto questo periodo storico. Poi, invece, Anita si è conquistata piano piano il mio cuore. Era impossibile non farlo.
Anche perché questa scrittrice scrive da Dio, bisogna ammetterlo.
E ora ho i lacrimoni agli occhi.
Ho tremato. Tanto. Lo sapevo che non sarebbe stata una passeggiata.
Mentre leggevo l’epilogo dentro di me pensavo: “Alice, ma che cazzo, però!”. Eppure, è giusto così. Doveva andare così. Ho apprezzato il romanticismo di Sebastiano, ma mi sarebbe piaciuto vedere qualcosina in più dal pov di Anita. Ma è perfetto; del resto, a loro non sono mai servite tante parole per capirsi.

Non solo grazie a tutte le Anita della nostra vita, ma anche a Clara, Candida e a tutti gli altri.
E grazie ad Alice.

Che zucche, però. Ora mi toccherà aspettare una nuova serie, santa polenta fritta!
Profile Image for Silvia Cherchi.
221 reviews1 follower
August 13, 2024
Addio Anita, addio Sebastiano, addio a tutti i grandi e piccoli protagonisti di questa serie.
Ho seguito la serie episodio per episodio. L’ho adorata. Forse non mi ha soddisfatto completamente questo finale..però non male!!!
Profile Image for Gabriella P.
185 reviews8 followers
August 1, 2024
Quando un libro ti coinvolge così tanto da divorarlo con trasporto fisico, ti commuove da lasciarti sensazioni belle ma anche malinconiche per giorni, ti rimqne in testa così tanto da riprenderlo tra le mani per rileggerlo, sfogliarlo... Cosa si può dire?

Ho amato questa serie per la sua ambientazione storica accurata, per l'ambientazione torinese meticolosa e amorevole e questo è stato decisamente un gran finale.

Se nei libri precedenti ho trovato qua e là delle trascinature della trama, passaggi prolissi, misteri poco misteriosi, qui la tensione narrativa è rimasta alta e l'intreccio avvincente. Non posso dire che alcune svolte dell'intreccio non fossero prevedibili, ma Il coinvolgimento emotivo è stato intenso: Basso tesse la storia personale di Anita insieme al contesto storico e sociale dell’epoca con maestria e i personaggi sono complessi e realistici, così come i dilemmi morali e le sfide personali che affrontano.

Il personaggio di Anita ha fatto una splendida crescita, ma è bello vedere come l'autrice riesca a dare profondità anche ai personaggi secondari, rendendoli memorabili e significativi per la trama, a dimostrazione della sua abilità nel creare un universo narrativo complesso e coinvolgente. Clara e Candida restano i personaggi secondari che ho apprezzato maggiormente. Anche Sebastiano, che nel primo volume mi aveva lasciato un po' tiepida, ha avuto una bella evoluzione.

Era chiaro fin dall'inizio che Anita e Sebastiano si sarebbero innamorati, così come sono sempre stata certa che Anita avrebbe comunque sposato Corrado e che quest'ultimo sarebbe morto in guerra, non ne ero felice perché mi sembrava decisamente una concessione al cliché, ma devo dire che ho apprezzato la svolta narrativa della decisione di Anita di non fuggire per dedicarsi agli altri, e il suo successivo diventare partigiana (impossibile non pensare a "la resistenza delle donne" di Tobagi dietro a tutto il non detto di questa parentesi di vita della protagonista), perché rappresenta pienamente il percorso di crescita del personaggio: Anita non si è rifugiata nel grande amore, gli ha frapposto dieci anni di vita dedicata agli altri e alla propria coscienza.

Infine, devo a Basso un grande arricchimento personale: dalla lettura del primo volume a questo, ho recuperato e amato l'antologia di Spoon River (passando quasi ineluttabilmente per una biografia di De André); ho anche sviluppato una passione per le sue postfazioni/bibliografie, che mi mancheranno!
This entire review has been hidden because of spoilers.
Profile Image for Alessandra.
67 reviews25 followers
September 9, 2024
Il finale non poteva essere più perfetto. Anita, ci mancherai tanto!
Profile Image for incipit mania.
2,674 reviews73 followers
Want to read
April 25, 2024
Incipit
Anita socchiude le palpebre, un po’ per vederci meglio alla luce dei fari, mentre guida nella notte, un po’ perché socchiudere le palpebre è quello che fai senza accorgertene quando cerchi di ricordare le cose.
Continua su Incipitmania

Profile Image for Elisa Salamini.
42 reviews3 followers
June 26, 2024
La scrittura di Alice Basso è acuta e leggera, adattissima a trame calate nella quotidianità, in cui la Grande Storia rimane sullo sfondo e viene raccontata perché interferisce nella vita spicciola dei personaggi. Il fatto di aver tolto Anita, Sebastiano & Co da questa dimensione proprio nel finale della serie, per buttarli frettolosamente nei grandi scenari della seconda guerra, a me non convince. Insomma, il passaggio dal format thriller-romance a una sorta di abbozzato romanzo storico (?) o di formazione (?) secondo me non è riuscito. Tutto troppo affrettato, serviva almeno un altro libro.
Profile Image for GONZA.
6,899 reviews113 followers
May 14, 2024
Anche la storia della mia dattilografa preferita é arrivata alla conclusione, e che finale! Devo dire che alterno momenti di profonda depressione ad altri di rassegnata consapevolezza perché si tratta di un personaggio fittizio, nonostante questo peró, mi mancherá.
Profile Image for Anto M..
1,067 reviews91 followers
May 15, 2024
Grazie a tutte quelle nonne, mamme, zie, prozie là: insomma, a tutte le Anite della nostra vita.

L'ho davvero centellinato quest'ultimo volume della Basso, non volevo lasciare andare nessuno dei magnifici personaggi che ho incontrato durante questa avventura.

Chiaramente mi dispiaceva lasciare andare Anita e Sebastiano, i nostri intraprendenti protagonisti, ma non solo loro. Mi mancherà Candida con la sua sigaretta sempre tra le labbra e Clara col suo acume e la sua amicizia disinteressata. Mi mancherà Mariele con le sue mani sui fianchi e la posa da "duce", Julian col suo sassofono e il suo volare di fiore in fiore (anche se arriverà il momento di fermarsi anche per lui). Mi mancherà anche Monné con la sua testa lucida di gelatina, il rivoltoso padre di Sebastiano e pure un po' Corrado coi suoi calzoni corti mentre corre e salta durante i giochi del sabato fascista.
Più di tutto però mi mancherà la scrittura dell'autrice, che tra il serie e il faceto, dipinge un periodo storico, durante il quale, io sarei stata, SICURAMENTE, condannata al confino!
Profile Image for Veronica Palomba.
304 reviews
September 6, 2024
Un plateale no, dopo mesi di attesa non vedevo l'ora di leggere il capitolo conclusivo, compro il libro, spendo ben 19€ per cosa? Inizio tiepido, i primi capitoli lenti e senza quelle emozioni che ci hanno tenuti incollati nei libri precedenti, poi quando la trama inizia ad essere un pò più interessante
Brutte interruzioni
Dispiaceri
Colpi di scena che ti lasciano l'amaro in bocca

Per non parlare del finale che doveva essere wow e invece quasi banale prevedibile e "tiepido"
È questa la parola che userei
E non meritava un finale così una serie tanto intensa con temi importanti ma soprattutto con un amore importante che invece è stato portato all'esasperazione e mi ha pure indispettito ... non aggiungo altro, dovete leggerlo per giudicare, a me non è piaciuto

Do 2 stelle solo perchè adoro l'autrice e ho adorato il personaggio di Sebastiano (in questo libro più di Anita, che bo come il suo cognome finisce per perdere di carisma e passione)
Profile Image for Chiara.
397 reviews17 followers
August 4, 2024
Che zucche! Non è possibile finire un libro, che segna anche la fine di una serie in questo caso , ed essere indecisi sul giudizio da dare. L'indecisione è tra buono e molto buono, per carità però mi piacerebbe avere le idee più chiare e decise. Anche perchè questa recensione e valutazione da un pò il giudizio sull'intera serie.
Proverò a procedere per gradi e cercare di spiegare i punti decisamente forti e i miei dubbi e perplessità.
In primo luogo, l'ambientazione, intesa come periodo storico e sociale. Così come con Ricciardi credo che l'ambientazione sia fantastica ma non propriamente facile. Come più volte si è detto, l'Italia e gli italiani (almeno non tutti) non hanno fatto pace con quel periodo e parlarne credo sia sempre molto difficile. La Basso ci riesce molto bene, descrive la vita quotidiana di persone e famiglie della media borghesia, descrive le suddette famiglie che si trovano coinvolte quasi loro malgrado nella situazione sempre più squallida in cui l'Italia si sta infilando e che semplicemente seguono l'onda della situazione( vedi famiglia di Anita o Corrado). Certo poi ci sono i fascisti convinti anche se danno l'idea che starebbero sempre li al potere anche in altre situazioni politiche quindi...non saprei. Avrei voluto vedere qualche cattivo, cattivo! Per questo motivo le scelte di Anita sono molto forti e di rottura reale con le scelte del paese. Recentemente ho letto un altro libro ambientato nello stesso periodo in cui la protagonista è fascista, ma si dice, solo all'apparenza perchè vorrebbe cambiare una società che non le piae ma, di fatto sta sempre nelle retrovie e non agisce. In questo caso Anita è stata la più coraggiosa di tutti e ha scelto di stare dalla parte giusta. Perchè è facile dire che la storia non è fatta di bianco e nero e ci sono mille sfumature ma, soprattutto in quel periodo storico c'era una sola parte che essere giusta e non tutti l'hanno seguita e, anzi spesso oggi è messa in discussione.
E qui arriviamo ai personaggi. Sulla protagonista credo vada fatto un discorso a parte perchè, pur piacendomi fin dall'inizio la serie, la sua protagonista non mi è stata subito propriamente simpatica. Invece, invece in questo ultimo romanzo, e si direi in questo, perchè negli altri ha si imparato tante cose ed è cresciuta ma era sempre la bellezza che sposa il divo del fascio e sembra giocare a fare l'investigatrice o la donna che lavora. In questo romanzo invece si stacca ed emerge la vera donna indipendente, la vera femminista. Perchè è vero che all'epoca poche donne lavoravano e già il fatto di farlo la rendeva più libera e moderna, ma è pur vero che Torino era, grazie alle industrie un pò più avanti (sic) rispetto al resto d'Italia. Per cui, ancora una volta, in questo romanzo emerge una figura capace di fare la cosa giusta, no solo per se ma per la sua comunità. Essere femministe non vuol dire solo fare ciò che passa per la testa senza costrizioni esterne ma è anche avere la forza di fare scelte che possono influenzare il mondo, anche a scapito della propria felicità.
Gli altri personaggi oramai li conosciamo bene e non hanno una reale evoluzione i questo romanzo, direi che fano più o meno quello che ci si aspettava a loro. Anche Clara, finalmente la vediamo innamorata e proprio di chi avevo auspicato nei capitoli precedenti. Purtroppo non c'ho preso per Mavi e Corrado ma capisco che altrimenti la trama non sarebbe stata in piedi...ah troppo lontano è il 1974! Per quanto riguarda la storia di Candida, non so se è per come è raccontata o per il fatto che veramente non ci sia poi proprio nulla di speciale e ciascuno deve essere libero di fare ciò che vuole, ma non ho pensato ad un gran colpo di scena leggendo.
Ho apprezzato molo tutta la parte sull'OVRA, anche spiegata nella post-fazione. Il fatto che molti agenti segreti fascisti si siano poi riciclati nel dopo guerra credo sia acclarato e non credo riguardi solo gli agenti segreti ma i fascisti tutti. Purtroppo l'Italia non ha epurato ed estirpato certi elementi perchè "purtroppo" la democrazia prevede anche questo. Però, fatemela dire tutta, in quel pugno sferrato da Satta Ascona c'era anche un pò della mia forza!

L'unico puto che contrasta con la mia anima tragica è, alla fine, l'happy ending un pò per tutti. La vita e quel periodo purtroppo non sempre hanno fatto ritrovare tutti i cari lontani per così tanto tempo. Però ci può stare anche questo e di sicuro credo che questo sia un ottimo romanzo (serie) per far comprendere in modo accurato quale fosse la vita e le possibili scelte delle persone coinvolte in quel pezzo di storia.

Ah e alla fine si, ho dato 5 stelle, perchè non è anto il finale che ci deve far riflettere ma tutto il percorso...come con la vecchia cara Jane che fa sposare tutti ( o quasi) ma che dissemina i suoi libri di perle da ricordare.
Profile Image for Laura~.
55 reviews
August 21, 2024
Una stella perché l'intento ERA buono. Scrivere una serie di gialli, ambientata durante gli anni del fascismo, con una coppia di protagonisti che investiga sugli orrori del regime, e che prova a portarli allo scoperto tramite una rivista di racconti gialli.
Dicevo, l'intento C'ERA.
L'esecuzione no.

Questo libro in particolare per me è stato assolutamente un NO.
Ma procediamo con ordine.
- Il problema meno grave.
❌ È un giallo in cui NON c'è un giallo🤔. Voglio dire, da un giallo mi aspetto che ci sia un morto, o che ci vada vicino, o che ci sia un mistero da scoprire, qualunque cosa intendo, ma qui non c'è nulla-di-tutto-questo.

- E ora andiamo ai problemi più seri.
❌ La rappresentazione del fascismo.
E per spiegare cosa intendo dire, riporto una citazione (no spoiler).
Il contesto di questa citazione è un'Anita che improvvisamente capisce che un po' un po' vuole bene alla sua famiglia. Vediamo quindi cosa dice della madre e cosa dice del padre.
"Famiglia composta da una madre decisionista che neanche il Duce quando si sveglia certe mattine con la fregola del posto al sole, okay; da un padre abulico che neanche il materasso su cui è seduto il soprammenzionato pseudo-duce domestico, okay di nuovo"
A parte l'anacoluto che non si capisce per niente, e l'esagerato colloquialismo della frase, non mi è piaciuto per niente quel riferimento a Mussolini. Perché mettercelo così? Cosa c'entra nel contesto? Perché Anita deve farci questo tristissimo paragone con la sua famiglia ?
Ha senso questa frase?
No, e per me è stata scritta semplicemente con totale leggerezza. So che sono parecchio brutale a dire così.
Ma è una leggerezza che fa male.
Fa male perché se la frase voleva essere ironica, l'ironia va bene tutto quello che vuoi, scherziamo e ridiamo quanto vuoi, ma non per riferirci a persone a causa delle quali sono morte milioni di persone. No.
Se la frase è stata scritta tanto per dire, in un libro serio non mi aspetto frasi buttate là a casaccio.

👉 E questa frase la prendo ad esempio applicandola A TUTTO IL MODO con cui è stato trattato il fascismo nel corso del libro. Appunto, con leggerezza.
Ora, non dico che il libro e la serie intera non mettano sotto accusa il fascismo: anzi, quello, tra le altre cose, sarebbe l'intento della serie. E lo fa anche.
Ma è tutto fatto in un contesto che pare quasi di gioco, di divertimento, di personaggi che sembrano giocare a fare gli antifascisti.
E la scrittura non aiuta per niente, perché la scrittura vuole essere continuamente allegra e butta tutto in divertimento. Gli esempi sarebbero a migliaia, perché tutto il libro è scritto così. Basta leggersi anche solo il primo capitolo per capire cosa intendo. È una scrittura che vuole essere comica, divertente e anche un po' colloquiale. L'esempio sopra illustra benissimo quello che intendo.
E ripeto, va bene ridere, va bene scherzare, ma non così.
Non dico che non si possa trovare il modo di usare l'ironia anche per parlare di certi argomenti e di certi periodi storici molto gravi, ma deve essere un'ironia che mi faccia male, che mi deve spezzare il cuore.
Se questa ironia qui mi fa male al cuore, è perché fa piangere per la sua superficialità.
Non dico che volessi un trattato storico sul fascismo, ma neppure una cosa del genere. Altrimenti si può benissimo ambientare la propria storia in un altro periodo storico. Ma se se ne sceglie uno così grave, bisogna farci i conti.

👉E la trama dice da sé tutto.

👉Ed è questo l'altro grande problema del libro
I fascisti non ci sono.
Stanno su uno sfondo nebulosissimo, senza consistenza.
Chi sarebbero? Sappiamo soltanto di un certo uomo in beige (su cui si scopre qualcosa in più alla fine - l'unica cosa più sensata del libro, per me), poi il solito Bonatti, Pitrigrilli e i patroni/patronesse della Casa del Fanciullo.
E basta.
E sono tutti personaggi che rimangono sullo sfondo e sui cui non si sa niente.
Tutti gli altri personaggi sono antifascisti. O se sono fascisti, come Corrado, sono ingenui e buoni: sono fascisti solo di nome e non di fatto.
Dico, sarebbe stato bellissimo se fosse stato veramente così...
In questo modo, ancora di più sembra che Anita stia solo giocando, ancora di più sembra che tutto alla fine sia solo un gioco. Un po' triste sì, ma solo un gioco.
Non c'è nessun tipo di ansia che io abbia percepito in tutto questo, io, come lettrice, non mi sono preoccupata minimamente, non ho provato assolutamente niente...
E questa cosa, non mi è piaciuta. Soprattutto perché è un libro basato negli anni del fascismo.

❌ Infine, Anita.
Uno dei pochi personaggi di libri che abbia odiato così tanto. Bellissima, ma anche intelligentissima ovviamente (alt: il personaggio sarebbe stato scritto per contrastare lo stereotipo della bella-sciocchina. Ma per combattere questo stereotipo, Anita è diventata una profusione di mille altri stereotipi). Perché Anita è anche coraggiosissima, sa sempre cosa dire e cosa fare, lei sola ha tutte le idee del mondo, gli altri hanno solo il compito di dire che ha ragione, lei salva tutti in ogni circostanza, alla fine farà anche la .
Insomma, Anita è diventata una Mary Sue a pieni voti, con tanto di lode, la migliore, la "più" in tutto al sommo grado, come lei nessuna, e l'unico scopo del libro e degli altri personaggi è metterla continuamente sul piedistallo.
Insomma.
Insomma.
Tutto tranne che un personaggio realistico. Oltre che un personaggio del tutto anacronistico, per come si comporta, per come pensa e per come parla. Ma qui aprirei un altro discorso che non ho voglia di fare.

E chiudo qui questa recensione, su cui, ripeto, avrei una marea di altre cose da dire, ma ho già detto troppo.
Aggiungo solo che per me rimane un grandissimo MISTERO come avessero fatto a piacermi gli altri quattro libri (alla prima lettura, poi ho cambiato idea anche su quelli).
Profile Image for Tanabrus.
1,926 reviews175 followers
September 25, 2024
Ottimo finale per questa serie, che per l'occasione abbandona in parte il canovaccio tenuto fin qua: il mondo reale irrompe nell'idillio impossibile della nostra coppia di investigatori clandestini, e lo fa sotto forma di OVRA con un'offerta che non si può rifiutare (letteralmente, perché se sei fascista accetti felice, se ti tiri indietro vuol dire che hai qualcosa da nascondere...).

Abbiamo l'OVRA che incalza, e le maglie della sua rete si stringono sui nostri (anche se non per i motivi che si sarebbero potuti supporre), abbiamo un matrimonio ormai in arrivo (e con un Corrado che malgrado sia un tontolone e un fascista e non sia Sebastiano, ogni volta che parla è una badilata di sensi di colpa nello stomaco di Anita). L'orologio ticchetta, che noi lettori sappiamo cosa sta per arrivare per tutti quanti.

E alla fine si arriva all'unico epilogo possibile, la via d'uscita da questi vicoli ciechi in cui si gira da un bel po'.

Solo che qualcuno decide di fare una mossa a sorpresa, difficile e dura, getta via la pelle del lupo e combatte come può, con le armi rimaste a disposizione finché la situazione non precipita, e con armi anche più convenzionali dopo, quando inizia la guerra.

Alla fine il cerchio si chiude, con personaggi ormai molto diversi non solo da quando abbiamo iniziato il camino, ma anche tra la fine della storia negli anni 30 e l'epilogo, con un decennio trascorso nel frattempo, un decennio di vita, di guerre, di fughe e di morte.

Non so se mi sia piaciuto totalmente questo finale, avrei preferito forse una decisione diversa alla macchina (più che altro per l'espediente successivo dei mega riassuntoni) ma ho passato due mattine e una sera a leggere fregandomene di tutto il resto, e ora mi ritrovo di nuovo tristemente orfano delle serie della Basso, quindi direi che chissenefrega del riassuntone. La gioia del pugno sul naso (chi sa, sa) e la bruschetta nell'occhio nel finale sono tutto quel che c'è da dire.
Profile Image for Vicky Sp.
1,456 reviews114 followers
May 13, 2024
Il pericolo è il sale della vita. Lo sa bene J.D.Smith che lo afferma con convinzione nei romanzi gialli che racconta. Ma quando è nella vita reale che si affronta una situazione di pericolo be’, le cose cambiano. Paura sconcerto sgomento.

Gli affetti veri che con cura si cerca di preservare e gli amici di sempre sono a rischio.

Anche il matrimonio con Corrado non è più certo, eppure la vita va avanti e procede normalmente.

Ma nella Torino degli anni 30 niente va come dovrebbe e Anita, la nostra dattilografa, a bordo di un’auto che non dovrebbe guidare, è pronta a prendere un’importante decisione.

Mi è piaciuto come l’autrice abbia parlato e descritto la società di quegli anni e il periodo fascista, i soprusi le privazioni e i tentacoli delle spie del regime ovunque.

Le problematiche sollevate mi hanno fatto apprezzare ancor di più il periodo in cui vivo nel quale ho libertà di scelta, di parola e di espressione, nel quale la vita è soprattutto affar mio.

Interessante anche la postfazione nella quale l’autrice racconta retroscena e curiosità su alcuni avvenimenti e citazioni. Ad esempio la tassa sui cani “nutrita” dallo stesso Mussolini, fa comprendere come la mentalità e il regime propendessero per un totale assoggettamento della donna esclusivamente alla famiglia, tanto per citarne una.

Anita un’eroina.
Una partigiana.
Ho amato il suo personaggio e il ruolo nella società, una donna forte e coraggiosa, resiliente e tenace, perfetta anche nella società moderna, una compagna di viaggio che mi piacerebbe incontrare
Profile Image for Nicoletta Micillo.
637 reviews27 followers
May 11, 2024
4.5 ⭐
Ho letto questo libro con un velo di malinconia sapendo che era l' ultimo della serie e che Anita e tutti gli altri personaggi mi sarebbero mancati . Per quanto riguarda la storia, abbiamo la degna conclusione della serie che ha visto questa protagonista cresciuta libro dopo libro . Adesso non vedo l'ora di capire quali altri personaggi quest' autrice ha in serbo per noi
Profile Image for Giulia.
327 reviews3 followers
May 3, 2024
Ultimo capitolo della serie di Anita Bo, una dattilografa torinese tutta speciale.
Lo premetto, gia' mi sento orfana.
Non mi sono affezionata subito ad Anita, forse i primi due libri mi hanno incuriosito ma non del tutto appassionato. Forse la sentivo lontana (non tanto come tempo storico, lontano si' ma conosciuto grazie ai racconti dei miei nonni, quanto piuttosto come personaggio proprio), ma col tempo Anita e' cambiata e cosi' anche il mio rapporto con lei: mi sono affezionata a lei e a tutti gli altri personaggi della serie ed ora gia' aspetto in trepidante attesa la prossima opera di Alice Basso.

In questo ultimo romanzo Anita e Sebastiano si trovano di fronte a scelte davvero difficili da prendere: onore o salvezza? amici o solitudine? matrimonio o amore? Sembra che Alice Basso abbia detto "bene, finora abbiamo sempre giocato, ora facciamo sul serio e questi personaggi li lanciamo nel mezzo della mischia"! Perche' un poco la sensazione e' questa: i primi capitoli sono stati in preparazione di questo, della resa dei conti con le proprie coscienze e della presa di consapevolezza del proprio ruolo nella Storia. Il regime fascista infatti sta dando un giro di vite alla liberta' individuale, mostrando sempre piu' la sua vera faccia e chi non e' d'accordo deve scegliere se fuggire, sbraitare il suo dissenso o cercare di sabotare il sistema dall'interno. J.D. Smith, il personaggio creato proprio da Anita e da Sebastiano per dare voce alle ingiustizie e vendicare i deboli, cosa farebbe? e' questo che si chiede Anita, e' questo che la guida in una storia di spie e di tradimenti, di amore e di sacrificio.

Un ultimo capitolo al cardipalma, in cui la malinconia per la fine che si approssima si mescola con la preoccupazione per come andra' a finire, insieme alla consapevolezza di come e' davvero andata a finire per tante persone, tanti dei nostri nonni che hanno vissuto in quegli anni e che ancora ricordano. Uno stile narrativo unico, fresco e accattivante in cui il "parlato" si mescola senza sbavature alla filosofia, in cui la letteratura si incarna e si fa viva. Personaggi davvero ben costruiti e che mantengono la loro coerenza nel corso di tutta la serie, evolvendosi senza snaturarsi.
Profile Image for Theut.
1,681 reviews35 followers
September 9, 2024
Ok, mi sono commossa. Ok, anche sulla postfazione. Seriamente uno dei migliori romanzi di Alice Basso, con una crescita dei personaggi che li fa percepire davvero vivi.
Ora aspettiamo con ansia la prossima serie.
60 reviews1 follower
April 25, 2024
Questa serie merita di essere letta (questo è l'ultimo libro).
E' divertente. Racconta, seppure nei toni della commedia, le difficoltà, le limitazioni che le donne, ma non solo loro, dovevano affrontare nella Torino degli anni 30. Anita è una ragazza che decide di opporsi al suo destino scritto di moglie e madre chiedendo di lavorare per 6 mesi come dattilografa. Ed è lì che le sue avventure hanno inizio. Che dire poi di Sebastiano? Adorabile. Uno scrittore e traduttore in perfetta sintonia con Anita. Intorno a loro tanti personaggi meravigliosi.
Questo romanzo conclude in maniera a mio avviso perfetta la storia di Anita e Sebastiano. Tiene incollati alle pagine dalla prima all'ultima con interessanti spunti di riflessione.
Profile Image for Ohibookitagain.
113 reviews2 followers
April 25, 2024
Boom!
Splendido finale di una bellissima serie! Non spoilero ma onore al merito di non cercare la strada più semplice per terminare la serie, e leggere anche la postfazione: finirlo proprio oggi 25 aprile è stata una bella sorpresa!
Profile Image for Paola Calcagno.
33 reviews
June 20, 2024
La serie di Anita Bo chiude con un gran finale. Se fosse un concerto mi alzerei in piedi per una standing ovation supplicando un bis
Profile Image for Romanticamente Fantasy.
7,273 reviews215 followers
June 5, 2024
MaraRoss - per RFS
.
Una festa in nero è una storia di rivalsa al femminile, ideali, mistero che immerge il lettore nelle tensioni politiche e sociali dell’epoca fascista attraverso le vicende della protagonista Anita Bo.

La serie è ambientata nell’Italia degli anni Trenta, sullo sfondo una Torino messa a dura prova dalle leggi razziali, dalle restrizioni e dalle propagande pervasive. Uno spaccato autentico e coinvolgente: c’è il sabato fascista, ci sono le parate, le gare di salto in alto o le staffette per gli uomini, ma nascono anche le prime innovazioni, come il bidet, acquistato alla Rinascente per sessanta lire.

Anita è una ragazza forte e indipendente, dotata di un’innata intelligenza e di una istintiva perspicacia; una protagonista complessa che subirà una grande crescita personale. Impossibile non affezionarsi a lei o invidiarne la determinazione.

Lavora come dattilografa al servizio di Sebastiano Satta Ascona, alle Edizioni Monné. In poco più di un mese dovrà lasciare il proprio impiego per rivestire i panni di moglie devota e ubbidiente. Il suo futuro, come quello delle giovani dell’epoca, è già prestabilito e non prevede la possibilità di proseguire a lavorare.

I mesi passati davanti alla macchina da scrivere sono i momenti più belli ed emozionanti della sua giovane vita. La rivista Saturnalia è ciò di più appassionante, irriverente ed eccitante che le sia mai capitato. Ad Anita sembra che tutto vada a rotoli, che il futuro non possa portare a niente di buono.

Il signor Satta Ascona si accorge di lei, la vede, non come una semplice ragazza di bell’aspetto in procinto di sposarsi, ma coglie il suo intuito, la sua intelligenza e quella strana forma di ironia che la contraddistingue.

Si è capito che il personaggio di Anita mi è entrato nel cuore?

Merito senz’altro della brillante penna di Alice Basso che con il suo stile vivace e scorrevole è riuscita a creare un romanzo coinvolgente, con un equilibrio perfetto tra ironia e suspense.

Attorno ad Alice ruota una varietà di figure ben delineate che arricchiscono la trama e l’ambientazione storica. L’immancabile amica Clara, compagna dai tempi della scuola per dattilografe, complice di ogni avventura; la professoressa Candida, insegnante di “vita” nel cui salotto le due giovani si ritrovano alla domenica pomeriggio, una zona franca dove possono essere davvero libere, magari anche di leggere quei romanzi proibiti dal regime fascista.

L’affascinante giornalista Sebastiano Satta Ascona, con la sua intelligenza e il suo carisma sarà un personaggio chiave nella narrazione.

Ogni libro è autoconclusivo, e anche questo, nonostante sia l’ultimo della serie, può essere letto a sé stante. Alice Basso fornisce sufficienti dettagli per permettervi di seguire la trama senza difficoltà.

Mentre leggo la preoccupazione prende piede in me, cara Anita, neppure io mi sento pronta…

Le pagine scorrono veloci, l’inquietudine diventa trepidazione, e poi ancora speranza.

Il lettore non se lo aspetta, non può immaginare l’evolversi degli avvenimenti.

La storia della signorina Bo è un potente esempio di come la determinazione e gli ideali possano portare a grandi cambiamenti e di quanto sia utile non perdere mai la speranza e l’ironia.

Non posso nascondervi che mi sono sentita pervadere da un senso di malinconia nel salutare Anita, nel chiudere questo capitolo di storia con un sorriso dolce-amaro.

“[…] di questi tempi essersi trovata un partito bello, ricco e soprattutto buono non è roba da poco. È più di quanto una ragazza possa mediamente sperare per la propria vita. Glielo invidiano tutte, Corrado. Però. Però non è Sebastiano.”

“Perchè le sembra che il futuro non possa portare niente di buono? Non è mica abituata a queste raffiche di angoscia. Stava meglio quando era una sciocca”
Profile Image for Rita .
3,622 reviews90 followers
June 9, 2024
RIFLESSIONI E BUON UMORE

Per quanto la serie incentrata su Anita mi sia piaciuta di meno di quella di Vani (le indagini, ad esempio, le ho trovate leggermente sottotono), mentirei se dicessi di non aver detto addio con estrema tristezza a questi personaggi. Anita e Sebastiano, Clara e Julian, Candida e Diana: mai come in questo romanzo conclusivo i rispettivi destini s'intrecciano, aprendosi davanti a loro la possibilità di
Non è stato solo l'esito della trama ad essere soddisfacente, ma lo sviluppo nella sua interezza. Come sempre con Alice Basso e il suo stile fresco e ironico, non mi sono annoiata neppure per un secondo. Seguo quest'autrice sin dagli esordi, e non mi ha mai delusa: è capace di creare personaggi inconfondibili, di far riflettere su tematiche delicate ma anche di mettere di buon umore. Non vedo l'ora che ritorni con una nuova protagonista e le sue appassionanti avventure!
Profile Image for Ermione.
302 reviews37 followers
August 5, 2024
La serie è molto carina, scritta bene e sicuramente originale per quanto riguarda l'ambientazione. Le note dell'autrice mostrano anche un apprezzabile lavoro di ricerca storica.
Se la serie di Vani non mi aveva convinto (ho mollato dopo il primo), questa mi ha proprio catturata, anche perché sono da sempre affascinata dal periodo storico (anni '30-'40)... sì, lo so che si tratta di un periodo buio, in cui sono accadute cose orribili, ma non ci posso fare niente, mi affascina.
Sarebbero state sicuramente 5 stelline, se l'autrice, alla fine della storia, non avesse improvvisamente ingranato la terza (della Balilla Spider Sport) lasciandomi a bofonchiare "eh, sì, va be', però...". Non mi riferisco tanto all'epilogo stringato, ma a tutto ciò che lo precede, con i troppi vuoti. Non entro in ulteriori dettagli per evitare spoiler grossi come una casa. Comunque, piacevole lettura.
Profile Image for Elisa.
173 reviews
September 16, 2024
Prima parte molto lenta e prolissa, seconda parte molto più piacevole. Al pensiero di come potesse finire questa serie, non potevo immaginare nulla di meglio. Qualsiasi altra soluzione mi avrebbe lasciata insoddisfatta o sarebbe stata poco credibile.
Ben fatto Alice, alla prossima serie!
Displaying 1 - 30 of 122 reviews

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