Impugnazione incidentale

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L'impugnazione incidentale, in diritto processuale, è quella che viene proposta successivamente all'impugnazione principale. Questa può essere tempestiva o tardiva.

  • È tempestiva quando viene proposta entro i termini per impugnare: in questo caso, l'impugnazione incidentale non ha nessun rapporto con quella principale, vale a dire che, se l'impugnazione principale non viene ammessa, questa comunque rimane valida e viceversa.
  • È invece tardiva quando la parte propone l'impugnazione dopo il termine per impugnare.

La ratio del fenomeno consiste nel fatto che la legge vuole proteggere anche la parte che si vede impugnare la sentenza, per esempio, l'ultimo giorno del termine per impugnare. Allora è in questo caso che la legge attribuisce la facoltà alla parte di proporre impugnazione incidentale tardiva, cioè fuori dai termini per impugnare.

Anche se inizialmente con l'impugnazione incidentale tardiva non era possibile impugnare la sentenza in capi diversi dall'impugnazione principale, la Corte di Cassazione ritiene oggi che questo sia possibile, ma comunque sussistono dei limiti soggettivi, e cioè, l'impugnazione incidentale tardiva può essere proposta solo da colui nei cui confronti è rivolta l'impugnazione principale.
Inoltre tra l'impugnazione principale e quella incidentale tardiva sussiste un rapporto di dipendenza, nel senso che se quella principale viene dichiarata inammissibile, lo diventa anche quella incidentale tardiva.

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